Agenda Roberto Bolle 2020: si parte da Milano, sua città d’adozione


Agenda Roberto Bolle 2020: si parte da Milano, sua città d’adozione
"Bolero" Roberto Bolle - Teatro alla Scala- Foto Brescia e Amisano

Milano è la sua città d’adozione ed è da qui che riparte l’agenda 2020 di Roberto Bolle: con quattro date, al Teatro degli Arcimboldi 4-7 gennaio, con il suo Gala Roberto Bolle and Friends, un marchio ormai super collaudato che funziona perché ospita artisti internazionali di altissimo livello impegnati in una scaletta ben congeniata di pezzi classici e contemporanei. A ridosso delle date, è successo anche l’anno scorso, i biglietti più abbordabili non si trovano più, perciò vi segnalo che, dal 1° ottobre, sono aperte le prevendite. Lo rivedremo, a gennaio e febbraio, al Teatro alla Scala , nel balletto esistenzialista di Roland Petit, Le Jeune gomme et la Mort  ultimo pezzo della Serata van Manen-Petit (24/1-8/2) e a marzo lo aspettiamo per il debutto nella nuova creazione di Mauro Bigonzetti, Madina (22/3-16/4), creazione musicale e coreografica con la composizione, in prima mondiale, di Fabio Vacchi su libretto di Emmanuelle de Villepin tratto dal romanzo <<La ragazza che non voleva morire>>.
In autunno, in chiusura della stagione 2019, ballerà al fianco della star argentina, Marianela Núñez, nella ripresa di Onegin di John Cranko (24,26,29/10 e 2,6/11), esempio perfetto di “dramma in danza” ispirato al romanzo di Aleksandr Puškin, su musiche di Čajkovskij. Esponenziale la sua esibizione sul mitico tavolo rotondo, nel Bolero di Maurice Béjart  su musica di Ravel, nella serata scaligera dedicata a tre camaleonti della coreografia del Novecento: Balanchine-Kylian-Béjart (16,19,22,24,27/11) . 

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"Bolero" Roberto Bolle - Teatro alla Scala- Foto Brescia e Amisano

Milano è la sua città d’adozione ed è da qui che riparte l’agenda 2020 di Roberto Bolle: con quattro date, al Teatro degli Arcimboldi 4-7 gennaio, con il suo Gala Roberto Bolle and Friends, un marchio ormai super collaudato che funziona perché ospita artisti internazionali di altissimo livello impegnati in una scaletta ben congeniata di pezzi classici e contemporanei. A ridosso delle date, è successo anche l’anno scorso, i biglietti più abbordabili non si trovano più, perciò vi segnalo che, dal 1° ottobre, sono aperte le prevendite. Lo rivedremo, a gennaio e febbraio, al Teatro alla Scala , nel balletto esistenzialista di Roland Petit, Le Jeune gomme et la Mort  ultimo pezzo della Serata van Manen-Petit (24/1-8/2) e a marzo lo aspettiamo per il debutto nella nuova creazione di Mauro Bigonzetti, Madina (22/3-16/4), creazione musicale e coreografica con la composizione, in prima mondiale, di Fabio Vacchi su libretto di Emmanuelle de Villepin tratto dal romanzo <<La ragazza che non voleva morire>>.
In autunno, in chiusura della stagione 2019, ballerà al fianco della star argentina, Marianela Núñez, nella ripresa di Onegin di John Cranko (24,26,29/10 e 2,6/11), esempio perfetto di “dramma in danza” ispirato al romanzo di Aleksandr Puškin, su musiche di Čajkovskij. Esponenziale la sua esibizione sul mitico tavolo rotondo, nel Bolero di Maurice Béjart  su musica di Ravel, nella serata scaligera dedicata a tre camaleonti della coreografia del Novecento: Balanchine-Kylian-Béjart (16,19,22,24,27/11) . 

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