Bentornato Galà Fracci
Ricordare un’icona come Carla Fracci (1936-2021), è un gesto doveroso e la “Divina” della danza italiana e del mondo, sarà di nuovo con noi, per il terzo anno consecutivo, il 19 aprile, nel Gala Fracci, nel suo Teatro, La Scala. Un evento imperdibile, segno di gratitudine per una vita all’insegna di grazia e rigore, voluto dal direttore del ballo scaligero, Manuel Legris che prende forma attraverso pezzi contemporanei e pietre miliari del repertorio classico: nel nome di Marius Petipa con Paquita (Martina Arduino e Marco Agostino) e La bella addormentata nel bosco, con le stelle del Royal Ballet, Marianela Nuñez e Vadim Muntagirov e in quello di August Bournonville con La Sylphide (Vittoria Valerio e Claudio Coviello). L’apertura è affidata alla purezza del “ballet blanc”, del Lago dei Cigni di Rudolf Nureyev con Maria Celeste Losa e Timofej Andrijashenko. Olga Smirnova e Jacopo Tissi, primi ballerini del Dutch Ballet di Amsterdam, s’esibiscono nell’adagio di Čajkovskij del neoclassico Diamonds di George Balanchine. Sul fronte contemporaneo, Roberto Bolle porta in scena lo struggente assolo di Patrick de Bana, In your black eyes, su musica di Ezio Bosso. Molto atteso anche La luna, storico solo creato da Maurice Béjart, per Luciana Savignano, nel 1976 la quale, in veste di “maître”, ha trasmesso l’affascinante ruolo, all’étoile Nicoletta Manni. Virna Toppi e Christian Fagetti, si calano nei personaggi di Bella e Ulrich nel Pipistrello di Roland Petit, musica di Strauss, guidati da Luigi Bonino. Il giovane scaligero, Andrea Crescenzi, presenta la sua creazione Luce, musica di Philip Glass e ritornano sul palcoscenico del Piermarini Arbakkinn di Simone Valastro, con Antonella Albano e Massimo Garon e, per la prima volta, Donizetti pas de deux di Legris, con Alice Mariani e Nicola Del Freo. Chiude l’allegro finale di Léo Delibes, dalla recente Coppélia di Alexei Ratmansky. Dirige David Coleman.