Bolzano Danza parte dal Microcosmo


Bolzano Danza parte dal Microcosmo
King_Shaun Parker & Company_Foto Prudence Upton

Suggestivo il titolo, Microcosmo, della trentanovesima edizione del festival Bolzano Danza  dal 14 al 28 luglio nel capoluogo altoatesino, per due intere settimane “meta imprescindibile” di tutti gli appassionati di danza. Un cartellone di una trentina di appuntamenti organizzato e promosso dalla Fondazione Haydn di Bolzano e Trento con la direzione artistica di Emanuele Masi. Tra prime assolute e prestigiose collaborazioni, l’edizione 2023 è costellata di volti nuovi per il Festival e il panorama italiano a partire dall’australiana Shaun Parker & Company che il 14 luglio – per la sua prima tournée europea che tocca Germania, Lussemburgo e Bolzano – inaugura la 39ª edizione con King, un lavoro pungente e provocatorio pensato dal coreografo Shaun Parker con il famoso cantante queer bulgaro Ivo Dimchev sempre in scena con i nove danzatori. Uno spettacolo che interroga i sistemi di potere che ostacolano il naturale sviluppo della sessualità e dell’identità maschile.Anche il Rijeka Ballet è per la prima volta nel nostro paese con i suoi ventidue danzatori impegnati nel recentissimo Tchaikovsky dello spagnolo Cayetano Soto, un lavoro incentrato sulla vita del grande compositore russo e i suoi lati più oscuri (28 luglio). Maud Le Pladec, direttrice del Centro Coreografico Nazionale di Orléans, arriva a Bolzano Danza con la sua ultima creazione in prima nazionale Silent Legacy (19 luglio), in cui ci parla di trasmissioni di sapere e di donne, di lotta e rivendicazioni tra krump e danza contemporanea. Dalla Spagna Metamorphosis Dance presenta Prisma, un pezzo di luce e speranza costruito a partire dalle dolorosissime testimonianze delle vittime di terrorismo (prima nazionale, 21 luglio), mentre il francese Groupe Grenade di Josette Baïz, composto da bambini e adolescenti, vuole raccontare la rivolta e la non rassegnazione giovanile di fronte alla situazione attuale del mondo in Demain, c’est loin!, un trittico carico di energia nato per festeggiare i 30 anni dell’ensemble firmato dall’australiana Lucy Guerin, dalla stessa Baïz e da (LA)HORDE, il collettivo associato a Bolzano Danza nel triennio in corso (prima italiana, 24 luglio).Info complete www.bolzanodanza.it

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Suggestivo il titolo, Microcosmo, della trentanovesima edizione del festival Bolzano Danza  dal 14 al 28 luglio nel capoluogo altoatesino, per due intere settimane “meta imprescindibile” di tutti gli appassionati di danza. Un cartellone di una trentina di appuntamenti organizzato e promosso dalla Fondazione Haydn di Bolzano e Trento con la direzione artistica di Emanuele Masi. Tra prime assolute e prestigiose collaborazioni, l’edizione 2023 è costellata di volti nuovi per il Festival e il panorama italiano a partire dall’australiana Shaun Parker & Company che il 14 luglio – per la sua prima tournée europea che tocca Germania, Lussemburgo e Bolzano – inaugura la 39ª edizione con King, un lavoro pungente e provocatorio pensato dal coreografo Shaun Parker con il famoso cantante queer bulgaro Ivo Dimchev sempre in scena con i nove danzatori. Uno spettacolo che interroga i sistemi di potere che ostacolano il naturale sviluppo della sessualità e dell’identità maschile.Anche il Rijeka Ballet è per la prima volta nel nostro paese con i suoi ventidue danzatori impegnati nel recentissimo Tchaikovsky dello spagnolo Cayetano Soto, un lavoro incentrato sulla vita del grande compositore russo e i suoi lati più oscuri (28 luglio). Maud Le Pladec, direttrice del Centro Coreografico Nazionale di Orléans, arriva a Bolzano Danza con la sua ultima creazione in prima nazionale Silent Legacy (19 luglio), in cui ci parla di trasmissioni di sapere e di donne, di lotta e rivendicazioni tra krump e danza contemporanea. Dalla Spagna Metamorphosis Dance presenta Prisma, un pezzo di luce e speranza costruito a partire dalle dolorosissime testimonianze delle vittime di terrorismo (prima nazionale, 21 luglio), mentre il francese Groupe Grenade di Josette Baïz, composto da bambini e adolescenti, vuole raccontare la rivolta e la non rassegnazione giovanile di fronte alla situazione attuale del mondo in Demain, c’est loin!, un trittico carico di energia nato per festeggiare i 30 anni dell’ensemble firmato dall’australiana Lucy Guerin, dalla stessa Baïz e da (LA)HORDE, il collettivo associato a Bolzano Danza nel triennio in corso (prima italiana, 24 luglio).Info complete www.bolzanodanza.it

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