Cult of Magic Tv e Festival del silenzio: il dibattito sulla digitalizzazione continua tra i giovani performers e non solo


Cult of Magic Tv e Festival del silenzio: il dibattito sulla digitalizzazione continua tra i giovani performers e non solo
"Storie brevi-nulla di troppo intimo" di Maria Focaraccio e Mariagiulia Serantoni (Fattoria Vittadini)

Il 18 maggio la rivista Danza&Danzaweb ha aperto un interessante dibattito dal titolo Teatro Live e On Demand: di cosa abbiamo bisogno? L’argomento sarà ripreso nella tavola rotonda dal titolo Verso forme digitali?  sabato 23 maggio alle ore 17 (e poi di nuovo sabato 20 giugno alla stessa ora) sulla pagina facebook @Festivaldelsilenzio e sul canale youtube in occasione della  III edizione del Festival del Silenzio, festival internazionale di performing arts cancellato a causa dell’emergenza Covid 19. Ospiti Marco Mancuso, critico, curatore e ricercatore in ambito di tecnologie digitali applicate alla cultura, le coreografe e performer Chiara Bersani e Silvia Gribaudi, Marco Cadioli, artista visivo, e gli artisti/performer segnanti Rita Mazza, Nikita Lymar e Deborah Donadio. Mi sembra interessante segnalare anche l’iniziativa Cult of Magic TV finalizzata a contribuire al dibattito sulla digitalizzazione delle arti performative che inizia giovedì 21 maggio (ore 18), con cadenza settimanale, con Storie Brevi – nulla di troppo intimo di Maria Focaraccio e Mariagiulia Serantoni (Fattoria Vittadini). Si tratta di streaming di spettacoli integrali di artisti italiani, emergenti e non, in forma gratuita. Fra i nomi che hanno aderito all’iniziativa Mariagiulia Serantoni e Francesca Penzo di Fattoria Vittadini, Pablo Girolami (Ivona), I Figli di Marla, Silvia Oteri, Edoardo Mozzanega e Laura Bianco, Duonux. Prima di ogni visione ci sarà un dibattito pubblico in diretta (Instagram e Facebook), durante il quale fare domande sulla creazione ma anche sull’iter produttivo dello spettacolo, allargando fruizione e confronto al di là della cerchia degli addetti ai lavori, ai quali solitamente è rivolto. L’iniziativa social del collettivo Cult of Magic, capitanato dalle coreografe Giada Vailati e Samira Cogliandro e dal compositore e musicista Francesco Sacco (nome noto per le sue collaborazioni con il coreografo Diego Tortelli) ” non intende fornire una soluzione al durissimo periodo che le arti performative (come ogni altro settore) stanno affrontando- scrivono i curatori- tantomeno proporre una sostituzione del media digitale a quello fisico, ma proseguire il dibattito a fatti in forma sperimentale. Può essere che la digitalizzazione svuoti ulteriormente le già poco affollate platee dei teatri o che, al contrario, l’ambiente ne possa giovare ritrovando, assieme al nuovo via delle programmazioni, un nuovo pubblico interessato, analogamente a come il video report di un concerto musicale non disincentiva, anzi invoglia a partecipare all’esperienza, oltre che contribuire alla diffusione del lavoro dell’artista: anche se impossibile prevedere l’esito in partenza, la questione necessita di essere affrontata, imponendo inevitabilmente una scelta”. Di seguito il programma delle prossime settimane: giovedì 28.05  High Reactors di I Figli di Marla; giovedì 4.06 Manbuhsa di Pablo Girolami; giovedì 11.06 La Madre Folle di Giada Vailati; giovedì 18.06  Acherontia di Silvia Oteri; giovedì 25.06 Vanitas di Francesca Penso;  giovedì 2.07 Delicious Overdose di Duonux; giovedì 9.07  Domoscape di Edoardo Mozzanega; giovedì 14.07 Le Serpent Rouge di Cult of Magic.

 

 

 

 

 

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Cult of Magic Tv e Festival del silenzio: il dibattito sulla digitalizzazione continua tra i giovani performers e non solo


Cult of Magic Tv e Festival del silenzio: il dibattito sulla digitalizzazione continua tra i giovani performers e non solo
"Storie brevi-nulla di troppo intimo" di Maria Focaraccio e Mariagiulia Serantoni (Fattoria Vittadini)

Il 18 maggio la rivista Danza&Danzaweb ha aperto un interessante dibattito dal titolo Teatro Live e On Demand: di cosa abbiamo bisogno? L’argomento sarà ripreso nella tavola rotonda dal titolo Verso forme digitali?  sabato 23 maggio alle ore 17 (e poi di nuovo sabato 20 giugno alla stessa ora) sulla pagina facebook @Festivaldelsilenzio e sul canale youtube in occasione della  III edizione del Festival del Silenzio, festival internazionale di performing arts cancellato a causa dell’emergenza Covid 19. Ospiti Marco Mancuso, critico, curatore e ricercatore in ambito di tecnologie digitali applicate alla cultura, le coreografe e performer Chiara Bersani e Silvia Gribaudi, Marco Cadioli, artista visivo, e gli artisti/performer segnanti Rita Mazza, Nikita Lymar e Deborah Donadio. Mi sembra interessante segnalare anche l’iniziativa Cult of Magic TV finalizzata a contribuire al dibattito sulla digitalizzazione delle arti performative che inizia giovedì 21 maggio (ore 18), con cadenza settimanale, con Storie Brevi – nulla di troppo intimo di Maria Focaraccio e Mariagiulia Serantoni (Fattoria Vittadini). Si tratta di streaming di spettacoli integrali di artisti italiani, emergenti e non, in forma gratuita. Fra i nomi che hanno aderito all’iniziativa Mariagiulia Serantoni e Francesca Penzo di Fattoria Vittadini, Pablo Girolami (Ivona), I Figli di Marla, Silvia Oteri, Edoardo Mozzanega e Laura Bianco, Duonux. Prima di ogni visione ci sarà un dibattito pubblico in diretta (Instagram e Facebook), durante il quale fare domande sulla creazione ma anche sull’iter produttivo dello spettacolo, allargando fruizione e confronto al di là della cerchia degli addetti ai lavori, ai quali solitamente è rivolto. L’iniziativa social del collettivo Cult of Magic, capitanato dalle coreografe Giada Vailati e Samira Cogliandro e dal compositore e musicista Francesco Sacco (nome noto per le sue collaborazioni con il coreografo Diego Tortelli) ” non intende fornire una soluzione al durissimo periodo che le arti performative (come ogni altro settore) stanno affrontando- scrivono i curatori- tantomeno proporre una sostituzione del media digitale a quello fisico, ma proseguire il dibattito a fatti in forma sperimentale. Può essere che la digitalizzazione svuoti ulteriormente le già poco affollate platee dei teatri o che, al contrario, l’ambiente ne possa giovare ritrovando, assieme al nuovo via delle programmazioni, un nuovo pubblico interessato, analogamente a come il video report di un concerto musicale non disincentiva, anzi invoglia a partecipare all’esperienza, oltre che contribuire alla diffusione del lavoro dell’artista: anche se impossibile prevedere l’esito in partenza, la questione necessita di essere affrontata, imponendo inevitabilmente una scelta”. Di seguito il programma delle prossime settimane: giovedì 28.05  High Reactors di I Figli di Marla; giovedì 4.06 Manbuhsa di Pablo Girolami; giovedì 11.06 La Madre Folle di Giada Vailati; giovedì 18.06  Acherontia di Silvia Oteri; giovedì 25.06 Vanitas di Francesca Penso;  giovedì 2.07 Delicious Overdose di Duonux; giovedì 9.07  Domoscape di Edoardo Mozzanega; giovedì 14.07 Le Serpent Rouge di Cult of Magic.

 

 

 

 

 

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