Danza&Danza sceglie “i migliori” per l’anno 2018 e la Biennale di Venezia annuncia I leoni per la Danza 2019


Danza&Danza  sceglie “i migliori” per l’anno 2018 e la Biennale di Venezia annuncia I leoni per la Danza 2019

Quando si chiude un anno è importante soffermarsi sui fatti, le persone, le cose belle che l’hanno caratterizzato, è un modo anche questo di esprimere gratitudine. La rivista Danza&Danza, allo scoccare dell’anno nuovo, volge lo sguardo al 2018 e premia i “migliori” spettacoli, coreografi, ballerini e danzatori: il “Teatro alla Scala” rimane un punto di riferimento per il balletto in Italia con il Corsaro di Anna-Marie Holmes in prima fila, balletto assente dal repertorio scaligero e ora finalmente recuperato in tutta la sua magnificenza, seguito da Schiaccianoci di Georg Balanchine. Un riconoscimento speciale alla grandeur del “Balletto Bolshoi” e alle sue carismatiche stelle che si sono esibite in Bayadère e Bisbetica domata, in particolare Olga Smirnova e Semyon Chaudin, scelte come interpreti dell’anno insieme alla prima ballerina del Teatro alla Scala: Virna Toppi.
Tra gli emergenti premiati Flavia Stocchi (Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera) e Mattia Semperboni (Corpo di Ballo Teatro alla Scala). Per la categoria “italiani all’estero” ha vinto il giovane Francesco Mura (Sujet del ballet de l’Opera de Paris). Pasionaria del giovane coreografo spagnolo Marcus Morau, è stato scelta come miglior spettacolo contemporaneo mentre il coreografo israeliano Hofesh Shechter, 43 anni, è stato premiato per Grand Finale, Show, Wolf (ora in repertorio di Aterballetto) e per la coreografia dell’opera lirica Orphée et Eurydice alla Scala. Tra i coreografi emergenti Nicola Galli per De rerum natura , di lui avevo già scritto in questo blog, a ottobre, in occasione del suo nuovo lavoro Genoma scenico (leggi: https://www.belladanza.it/cromosomi-da-ballo/) e Francesca Foscarini per Animale e Oro. L’arte di resistere. Tra le produzioni italiane Bermudas_Tequila Sunrise di Michele Di Stefano. Il Premio Mario Pasi per la diffusione della cultura ha scelto il film “Dancer” di Steven Cantor su Sergei Polunin, il “James Dean” ucraino della danza mentre il Premio alla Carriera Mario Bedendo il fondatore della rivista “Danza&Danza” scomparso di recente ( leggi: https://www.belladanza.it/caro-mario-un-saluto-affettuoso/ ), è stato assegnato al coreografo americano John Neumeier, direttore del balletto di Amburgo che quest’anno festeggia un doppio anniversario: ottant’anni di vita e cinquanta di strepitosa carriera.

La Biennale di Venezia corona Alessandro Sciarroni (San Benedetto del Tronto 1976) con il Leone d’Oro alla carriera, il primo italiano a ricevere questo riconoscimento; performer, regista con una formazione nelle arti visive e teatrali, coreografo “che mette in scena i nostri corpi quotidiani in uno spazio che amplifica l’insistenza a trovare la falla che ci addolcirà e solleverà”. Per saperne di più v’invito a vedere il corto della collega Francesca Pedroni nel suo blog (vedi:http://www.danzon.it). Il Leone d’argento è invece assegnato alla coppia di artisti francesi Steven Michel proveniente dal mondo del mimo, della danza e delle percussioni e Théo Mercier formatosi nelle arti visive e della regia. Tutti i premi evidenziano la tendenza a focalizzarsi su lavori che uniscono la danza all’arte e alle più varie discipline. La consegna dei Leoni si terrà il 21 giugno 2019 a Ca’ Giustinian (ore 12) a Venezia, in occasione dell’apertura del 13 Festival Internazionale di Danza Contemporanea (21-30 giugno) che sarà inaugurato proprio con i lavori degli artisti premiati: l’assolo Affordable Solution for Better Living firmato a quattro mani da Michel e Mercier; Your Girl e Augusto di Sciarroni.

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Danza&Danza sceglie “i migliori” per l’anno 2018 e la Biennale di Venezia annuncia I leoni per la Danza 2019


Danza&Danza  sceglie “i migliori” per l’anno 2018 e la Biennale di Venezia annuncia I leoni per la Danza 2019

Quando si chiude un anno è importante soffermarsi sui fatti, le persone, le cose belle che l’hanno caratterizzato, è un modo anche questo di esprimere gratitudine. La rivista Danza&Danza, allo scoccare dell’anno nuovo, volge lo sguardo al 2018 e premia i “migliori” spettacoli, coreografi, ballerini e danzatori: il “Teatro alla Scala” rimane un punto di riferimento per il balletto in Italia con il Corsaro di Anna-Marie Holmes in prima fila, balletto assente dal repertorio scaligero e ora finalmente recuperato in tutta la sua magnificenza, seguito da Schiaccianoci di Georg Balanchine. Un riconoscimento speciale alla grandeur del “Balletto Bolshoi” e alle sue carismatiche stelle che si sono esibite in Bayadère e Bisbetica domata, in particolare Olga Smirnova e Semyon Chaudin, scelte come interpreti dell’anno insieme alla prima ballerina del Teatro alla Scala: Virna Toppi.
Tra gli emergenti premiati Flavia Stocchi (Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera) e Mattia Semperboni (Corpo di Ballo Teatro alla Scala). Per la categoria “italiani all’estero” ha vinto il giovane Francesco Mura (Sujet del ballet de l’Opera de Paris). Pasionaria del giovane coreografo spagnolo Marcus Morau, è stato scelta come miglior spettacolo contemporaneo mentre il coreografo israeliano Hofesh Shechter, 43 anni, è stato premiato per Grand Finale, Show, Wolf (ora in repertorio di Aterballetto) e per la coreografia dell’opera lirica Orphée et Eurydice alla Scala. Tra i coreografi emergenti Nicola Galli per De rerum natura , di lui avevo già scritto in questo blog, a ottobre, in occasione del suo nuovo lavoro Genoma scenico (leggi: https://www.belladanza.it/cromosomi-da-ballo/) e Francesca Foscarini per Animale e Oro. L’arte di resistere. Tra le produzioni italiane Bermudas_Tequila Sunrise di Michele Di Stefano. Il Premio Mario Pasi per la diffusione della cultura ha scelto il film “Dancer” di Steven Cantor su Sergei Polunin, il “James Dean” ucraino della danza mentre il Premio alla Carriera Mario Bedendo il fondatore della rivista “Danza&Danza” scomparso di recente ( leggi: https://www.belladanza.it/caro-mario-un-saluto-affettuoso/ ), è stato assegnato al coreografo americano John Neumeier, direttore del balletto di Amburgo che quest’anno festeggia un doppio anniversario: ottant’anni di vita e cinquanta di strepitosa carriera.

La Biennale di Venezia corona Alessandro Sciarroni (San Benedetto del Tronto 1976) con il Leone d’Oro alla carriera, il primo italiano a ricevere questo riconoscimento; performer, regista con una formazione nelle arti visive e teatrali, coreografo “che mette in scena i nostri corpi quotidiani in uno spazio che amplifica l’insistenza a trovare la falla che ci addolcirà e solleverà”. Per saperne di più v’invito a vedere il corto della collega Francesca Pedroni nel suo blog (vedi:http://www.danzon.it). Il Leone d’argento è invece assegnato alla coppia di artisti francesi Steven Michel proveniente dal mondo del mimo, della danza e delle percussioni e Théo Mercier formatosi nelle arti visive e della regia. Tutti i premi evidenziano la tendenza a focalizzarsi su lavori che uniscono la danza all’arte e alle più varie discipline. La consegna dei Leoni si terrà il 21 giugno 2019 a Ca’ Giustinian (ore 12) a Venezia, in occasione dell’apertura del 13 Festival Internazionale di Danza Contemporanea (21-30 giugno) che sarà inaugurato proprio con i lavori degli artisti premiati: l’assolo Affordable Solution for Better Living firmato a quattro mani da Michel e Mercier; Your Girl e Augusto di Sciarroni.

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