Il balletto Immortale


Il balletto Immortale
ROMEO E GULIETTA MacMillan stagione 16- 17 Martina Arduino e Claudio Coviello

Amore tra i più celebri della letteratura mondiale, Romeo e Giulietta, tradotto in passi, nel 1965, da uno dei coreografi che ha segnato la storia del Royal Ballet, lo scozzese Kenneth MacMillan (1929-1992) e di cui, Alessandra Ferri, è stata una delle più celebri e passionali interpreti, è di nuovo alla Scala, dal 24 giugno al 7 luglio. Un ritorno dopo le ultime recite nel 2016-17, ad un anno dal trentesimo anniversario della scomparsa del celebre coreografo che vedrà in scena, nei ruoli protagonisti, coppie di nuove generazioni di artisti: Claudio Coviello e Agnese Di Clemente (24/6 e 3/7), Timofej Andrijashenko e Nicoletta Manni (27, 30/6), Jacopo Tissi e Martina Arduino (28/6 e 1/7), Nicola Del Freo e Alice Mariani (5, 7/7) e Navrin Turnbull con Linda Giubelli (6/7).  La musica drammatica e sentimentale di Sergej Prokof’ev, diretta da Timur Zangiev, con il battente leitmotive che tratteggia tutta la vicenda della rivalità tra le famiglie dei Montecchi e Capuleti, in una Verona ottocentesca, accompagna duelli con le spade che lasciano il pubblico con il fiato sospeso e passi a due romantici, di grande eleganza. Romeo e Giulietta è un Ballet d’action, narrativo, in tre atti, che regala scene drammatiche di grande impatto, pensiamo al secondo passo a due, nella camera da letto con Giulietta che tenta di trattenere il suo amato Romeo, appendendosi a penzoloni al suo collo,  in un crescendo d’interpretazione teatrale di grande effetto. MacMillan, nella sua versione, richiede infatti alla protagonista femminile un’evoluzione psicologica e una tensione interpretativa affascinante e complessa. Una rilettura del dramma shakespeariano, con quella di John Cranko, molto amata dal pubblico di tutto il mondo e che ritorna, sul palcoscenico del Piermarini, nell’allestimento del 2010, di Mauro Carosi, che ambienta la vicenda  nel Teatro Romano di Verona, con il celebre balcone, in cima alla torre, il cui basamento è il letto di Giulietta e che, nella cripta, si trasforma nella tomba dei due amanti. I costumi  medievali- rinascimentali sono di Odette Nicoletti. Un balletto da brivido che raccoglie gli stati d’animo dei personaggi attraverso una gestualità dinamica, palpitante,  intrisa  di vita e morte.www.teatroallascala.org

(Pubblicato in TuttoMilano- La Repubblica 22/06/2023)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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ROMEO E GULIETTA MacMillan stagione 16- 17 Martina Arduino e Claudio Coviello

Amore tra i più celebri della letteratura mondiale, Romeo e Giulietta, tradotto in passi, nel 1965, da uno dei coreografi che ha segnato la storia del Royal Ballet, lo scozzese Kenneth MacMillan (1929-1992) e di cui, Alessandra Ferri, è stata una delle più celebri e passionali interpreti, è di nuovo alla Scala, dal 24 giugno al 7 luglio. Un ritorno dopo le ultime recite nel 2016-17, ad un anno dal trentesimo anniversario della scomparsa del celebre coreografo che vedrà in scena, nei ruoli protagonisti, coppie di nuove generazioni di artisti: Claudio Coviello e Agnese Di Clemente (24/6 e 3/7), Timofej Andrijashenko e Nicoletta Manni (27, 30/6), Jacopo Tissi e Martina Arduino (28/6 e 1/7), Nicola Del Freo e Alice Mariani (5, 7/7) e Navrin Turnbull con Linda Giubelli (6/7).  La musica drammatica e sentimentale di Sergej Prokof’ev, diretta da Timur Zangiev, con il battente leitmotive che tratteggia tutta la vicenda della rivalità tra le famiglie dei Montecchi e Capuleti, in una Verona ottocentesca, accompagna duelli con le spade che lasciano il pubblico con il fiato sospeso e passi a due romantici, di grande eleganza. Romeo e Giulietta è un Ballet d’action, narrativo, in tre atti, che regala scene drammatiche di grande impatto, pensiamo al secondo passo a due, nella camera da letto con Giulietta che tenta di trattenere il suo amato Romeo, appendendosi a penzoloni al suo collo,  in un crescendo d’interpretazione teatrale di grande effetto. MacMillan, nella sua versione, richiede infatti alla protagonista femminile un’evoluzione psicologica e una tensione interpretativa affascinante e complessa. Una rilettura del dramma shakespeariano, con quella di John Cranko, molto amata dal pubblico di tutto il mondo e che ritorna, sul palcoscenico del Piermarini, nell’allestimento del 2010, di Mauro Carosi, che ambienta la vicenda  nel Teatro Romano di Verona, con il celebre balcone, in cima alla torre, il cui basamento è il letto di Giulietta e che, nella cripta, si trasforma nella tomba dei due amanti. I costumi  medievali- rinascimentali sono di Odette Nicoletti. Un balletto da brivido che raccoglie gli stati d’animo dei personaggi attraverso una gestualità dinamica, palpitante,  intrisa  di vita e morte.www.teatroallascala.org

(Pubblicato in TuttoMilano- La Repubblica 22/06/2023)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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