Il fascino intramontabile di “Don Juan” al Teatro Comunale di Ferrara con la coreografia dello svedese Johan Inter


Il fascino intramontabile di “Don Juan” al Teatro Comunale di Ferrara con la coreografia dello svedese Johan Inter

Il fascino di Don Giovanni colpisce ancora il mondo della danza, dopo le celebri versioni di Kroeller, Laban, Fokine, Milloss, Otto Krüger,Léonide Massine (ne produsse varie), Erich Walter, Richard Adama, John Neumaier, Rudolf Nureyev, Egon Madsen, la figura del più celebre “amante” della storia, immortalato fin dal 1761, da Gasparo Angiolini, con il suo balletto pantomima su musica di Gluck,  ritorna in scena, in prima mondiale. Dove? Al Teatro Comunale  di Ferrara il 9 ottobre (ore 21), nella nuova produzione della Fondazione Nazionale della Danza/ Aterballetto (anteprima il 6 ottobre al Teatro Valli al Festival Aperto) firmata dal coreografo svedese Johan Inger e il 29, 30 ottobre al Teatro Metastasio di Prato (ore 20.45) e il 31 (ore 19.45). Un Don Juan che nasce dal desiderio del coreografo di confrontarsi con Don Giovanni, mito paradigmatico ancora contemporaneo, considerato un kammerspiel per la sua capacità di sottolineare sfumature ed emozioni: la danza diviene lente d’ingrandimento dei singoli caratteri e svela il mondo interiore degli uomini e delle donne in scena. Ancor più importante è la connessione con la contemporaneità, disegnando un mondo abitato da un personaggio che attraversa la propria solitudine senza sfuggire a quella superficialità che sembra proprio caratterizzare i nostri giorni. E sullo sfondo si illuminano temi rilevanti, tra i quali certamente la complessità del dialogo tra generi.A fine spettacolo il coreografo Johan Inger incontra il pubblico con il critico Roberto Giambrone.

 

 

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Il fascino di Don Giovanni colpisce ancora il mondo della danza, dopo le celebri versioni di Kroeller, Laban, Fokine, Milloss, Otto Krüger,Léonide Massine (ne produsse varie), Erich Walter, Richard Adama, John Neumaier, Rudolf Nureyev, Egon Madsen, la figura del più celebre “amante” della storia, immortalato fin dal 1761, da Gasparo Angiolini, con il suo balletto pantomima su musica di Gluck,  ritorna in scena, in prima mondiale. Dove? Al Teatro Comunale  di Ferrara il 9 ottobre (ore 21), nella nuova produzione della Fondazione Nazionale della Danza/ Aterballetto (anteprima il 6 ottobre al Teatro Valli al Festival Aperto) firmata dal coreografo svedese Johan Inger e il 29, 30 ottobre al Teatro Metastasio di Prato (ore 20.45) e il 31 (ore 19.45). Un Don Juan che nasce dal desiderio del coreografo di confrontarsi con Don Giovanni, mito paradigmatico ancora contemporaneo, considerato un kammerspiel per la sua capacità di sottolineare sfumature ed emozioni: la danza diviene lente d’ingrandimento dei singoli caratteri e svela il mondo interiore degli uomini e delle donne in scena. Ancor più importante è la connessione con la contemporaneità, disegnando un mondo abitato da un personaggio che attraversa la propria solitudine senza sfuggire a quella superficialità che sembra proprio caratterizzare i nostri giorni. E sullo sfondo si illuminano temi rilevanti, tra i quali certamente la complessità del dialogo tra generi.A fine spettacolo il coreografo Johan Inger incontra il pubblico con il critico Roberto Giambrone.

 

 

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