Il Jesus Christ Superstar di Piparo a Milano, Roma e Genova


Il Jesus Christ Superstar di Piparo a Milano, Roma e Genova
"Jesus Christ Superstar" di Romeo Piparo Foto Gianmarco Chieregato

Avevo dieci anni quando vidi il film “Jesus Christ Superstar” di Norman Jewison, era il 1973 e ricordo che il suo ritmo incalzante, mi suscitò un’infinità di emozioni: grande commozione, voglia di ballare e cantare, stupore e dolore. Per la prima volta, nel suggestivo racconto, in versione “Rock”, dell’ultima settimana di vita di Gesù, visualizzai la morte, la violenza, lo strazio di Giuda ma anche l’amore, quello delle donne, Maddalena, interpretata da una commovente e sensuale Yvonne Elliman. “I don’t know how to love him”, mi colpì come la freccia di “Cupido”,  l’ho imparata a suonare alla chitarra e, ancora oggi, mi capita di cantarla. Ma non solo: tutte le più celebri canzoni “This Jesus must die”, “Hosanna”, “Gethsemane (I only want to say)”, “The Arrest”, “Superstar” ogni tanto riemergono insieme alla potenza dei balli di gruppo, i vestiti anni Settanta, quello stile hippy “sfacciato”  ma nello stesso tempo così autentico. Il ritorno a Milano del musical “Jesus Christ Superstar” di Massimo Romeo Piparo, anche questo ormai un cult musicale (1994), in scena al Teatro degli Arcimboldi (teatroarcimboldi.it/index.php), dal 22 novembre al 2 dicembre, prodotto da PeepArrow Entertainment nella versione originale di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice, mi ha riportato alla mente e al cuore, quella prima visione cinematografica alla quale assistetti da bambina. E non è la prima volta che scrivo di questo spettacolo (l’ho visto nel 2104 e poi ancora nel 2017) eppure lo ritengo un successo intramontabile alla cui visione non mi sottraggo mai. Dopo Trento, Livorno, Firenze, Torino, Vicenza, Varese e Catania, “Jesus Christ Superstar” ritorna a Milano con un nuovo cast: a parte il texano Ted Neeley, memorabile interprete di Gesù nel film di Jewison, settantacinqunne ma con ancora una voce mozzafiato e il brasiliano, Nick Maia, nuovo nel ruolo di Giuda (tutti ricordano il memorabile Carl Anderson scomparso nel 2004), gli altri interpreti sono tutti italiani: Simona Distefano è Maddalena, Paride Acacia (Annas), Giorgio Adamo (Simone), Andrea Di Persio (Pilato), Francesco Mastroianni (Caifa), Mattia Braghero (Pietro), Salvator Axel Torrisi (Erode). Musica rock dal vivo diretta dal maestro Emanuele Friello, ambientazione anni Settanta,nel deserto, con elementi architettonici di rilievo come la grande croce con le luci, “Jesus Christ Superstar” contagia ancora.Prossimi appuntamenti: Teatro Sistina a Roma (6-16 dicembre www.ilsistina.it) Politeama Genovese (21-23/12 www.politeamagenovese.it). All’epoca, ero troppo piccola, non seguii tutte le polemiche che il film suscitò ma vi suggerisco la bella intervista di Orazio la Rocca a Neeley per “La Repubblica” (leggi).

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Il Jesus Christ Superstar di Piparo a Milano, Roma e Genova


Il Jesus Christ Superstar di Piparo a Milano, Roma e Genova
"Jesus Christ Superstar" di Romeo Piparo Foto Gianmarco Chieregato

Avevo dieci anni quando vidi il film “Jesus Christ Superstar” di Norman Jewison, era il 1973 e ricordo che il suo ritmo incalzante, mi suscitò un’infinità di emozioni: grande commozione, voglia di ballare e cantare, stupore e dolore. Per la prima volta, nel suggestivo racconto, in versione “Rock”, dell’ultima settimana di vita di Gesù, visualizzai la morte, la violenza, lo strazio di Giuda ma anche l’amore, quello delle donne, Maddalena, interpretata da una commovente e sensuale Yvonne Elliman. “I don’t know how to love him”, mi colpì come la freccia di “Cupido”,  l’ho imparata a suonare alla chitarra e, ancora oggi, mi capita di cantarla. Ma non solo: tutte le più celebri canzoni “This Jesus must die”, “Hosanna”, “Gethsemane (I only want to say)”, “The Arrest”, “Superstar” ogni tanto riemergono insieme alla potenza dei balli di gruppo, i vestiti anni Settanta, quello stile hippy “sfacciato”  ma nello stesso tempo così autentico. Il ritorno a Milano del musical “Jesus Christ Superstar” di Massimo Romeo Piparo, anche questo ormai un cult musicale (1994), in scena al Teatro degli Arcimboldi (teatroarcimboldi.it/index.php), dal 22 novembre al 2 dicembre, prodotto da PeepArrow Entertainment nella versione originale di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice, mi ha riportato alla mente e al cuore, quella prima visione cinematografica alla quale assistetti da bambina. E non è la prima volta che scrivo di questo spettacolo (l’ho visto nel 2104 e poi ancora nel 2017) eppure lo ritengo un successo intramontabile alla cui visione non mi sottraggo mai. Dopo Trento, Livorno, Firenze, Torino, Vicenza, Varese e Catania, “Jesus Christ Superstar” ritorna a Milano con un nuovo cast: a parte il texano Ted Neeley, memorabile interprete di Gesù nel film di Jewison, settantacinqunne ma con ancora una voce mozzafiato e il brasiliano, Nick Maia, nuovo nel ruolo di Giuda (tutti ricordano il memorabile Carl Anderson scomparso nel 2004), gli altri interpreti sono tutti italiani: Simona Distefano è Maddalena, Paride Acacia (Annas), Giorgio Adamo (Simone), Andrea Di Persio (Pilato), Francesco Mastroianni (Caifa), Mattia Braghero (Pietro), Salvator Axel Torrisi (Erode). Musica rock dal vivo diretta dal maestro Emanuele Friello, ambientazione anni Settanta,nel deserto, con elementi architettonici di rilievo come la grande croce con le luci, “Jesus Christ Superstar” contagia ancora.Prossimi appuntamenti: Teatro Sistina a Roma (6-16 dicembre www.ilsistina.it) Politeama Genovese (21-23/12 www.politeamagenovese.it). All’epoca, ero troppo piccola, non seguii tutte le polemiche che il film suscitò ma vi suggerisco la bella intervista di Orazio la Rocca a Neeley per “La Repubblica” (leggi).

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