Il meglio di “Danza con me” di Roberto Bolle sabato 18 aprile su Rai1
E’ uno dei motivi d’orgoglio della televisione italiana, DANZA CON ME , il grande show della danza di Roberto Bolle che, nel 2018, ha vinto il prestigioso premio internazionale del Rose D’Or come miglior programma di entertainment a livello europeo. Sabato 18 aprile, alle 21.30, su Rai1, i momenti più belli di questo show che ha raccolto, in tre anni, un grande successo di share e di critica, ritornano in prima serata per regalare una miscela di danza tra virtuosismi classici e contemporanei, musica e divertimento. Negli anni Bolle ha sviluppato una maggiore scioltezza davanti alle telecamere, ha saputo coniugare l’alta qualità artistica con l’ironia, duettando con i suoi partners: artisti di varie estrazioni, cantanti, comici, attori, danzatori eccellenti come Giampaolo Morelli e Geppi Cucciari , Andrea Bocelli e Stefano Bollani, Roberto Benigni e Matteo Garrone, Virginia Raffaele, Luca Zingaretti, Alberto Angela, Svetlana Zakharova, Silvia Azzoni,Virna Toppi, Anna Tsygankova per citare solo alcuni ospiti dell’ultima edizione del 1 gennaio 2020. Un appuntamento ideato per iniziare l’anno nuovo in Bellezza e che ritorna in un momento in cui tutti abbiamo bisogno di tenere un po’ alto lo Spirito per continuare a sperare, a gioire, senza dimenticare i nostri morti, i malati nelle corsie degli ospedali , i medici e con loro tutte le persone che lavorano nei supermercati, nelle farmacie, nelle case di riposo o nelle abitazioni private. Una comunità forte si vede nel momento della crisi e noi, critici, ballerini, uomini e donne di teatro continuiamo, ognuno come può, a trasmettere un po’ di bellezza perché il monito di Fëdor Dostoevskij “La bellezza salverà il mondo” mai come in questo momento ha bisogno di far sentire il suo grido. Una supplica rivolta soprattutto ai nostri governanti perché non dimentichino i teatri e tutti gli artisti che hanno consacrato le loro vite alla danza e alla musica perché “non di solo pane vive l’uomo”. Le stesse proposte che arrivano dal mondo della prosa di creare nuove opere adatte alla TV valgono anche per i balletti; molte le nuove produzioni che non hanno debuttato e che potrebbero essere riadattate per un pubblico televisivo, penso al balletto Madina di Mauro Bigonzetti con Bolle che era in programma il 22 marzo, alla Scala, o Amadé del coreografo brasiliano Juliano Nunes per il Teatro San Carlo di Napoli. Con la superlativa creatività che contraddistingue il nostro paese, si possono trovare soluzioni alternative, almeno fino a quando i teatri non saranno riaperti , per continuare a mostrare i nostri talenti e la nostra anima che, malgrado tutto, non smette mai di produrre sogni e quindi speranza. E’ il momento di passare lo scettro della cultura alla Tv chiamando coreografi e danzatori di fama internazionale a creare per un pubblico più vasto ma non per questo meno desideroso di conoscere ed amare l’arte. La voglia di diffondere la danza fuori dai teatri ha contagiato non solo Roberto Bolle, ma prima di lui la critica, saggista, giornalista Vittoria Ottolenghi con le sue “Maratone d’estate” che per vent’anni hanno portato la danza nelle case degli italiani, all’ora di pranzo, con spettacoli straordinari. Bocelli per Pasqua ha cantato, solo, nella solenne atmosfera del nostro Duomo, in mondo visione, lo stesso potrebbero fare anche le nostre stelle della danza, ballare, illuminate dalla potenza che ogni luogo sacro sa offrire. Per affrontare una crisi bisogna saper volare alto con le idee, senza pregiudizi, perché, come scriveva la nostra poetessa dei Navigli, Alda Merini “La bellezza non è che il disvelamento di una tenebra caduta e della luce che ne è venuta fuori”.