Il Teatro dell’Opera di Roma dedica una sala a Elisabetta Terabust e riporta in scena Don Chisciotte di Hilaire


Il Teatro dell’Opera di Roma dedica una sala a Elisabetta Terabust e riporta in scena Don Chisciotte di Hilaire
Elisabetta Terabust

Le grandi donne non si devono dimenticare e Elisabetta Terabust (Varese 1946- Roma 2018) è una di queste. Formatasi alla scuola dell’Opera di Roma, ha danzato con Rudolf Nureyev, è stata musa di molti balletti di Roland Petit, meravigliosa partner di Eric Bruhn,  direttrice appassionata al Teatro alla Scala dove l’ho incontrata più volte, battagliera e audace nel dare spazio ai giovani. E’ lei che nominò primi ballerini Roberto Bolle e Massimo Murru, con un fiuto irresistibile per i talenti. Ma non solo, ha diretto anche Maggio Danza, la compagnia del San Carlo di Napoli, il Teatro dell’Opera di Roma. Una donna guerriera oltre che strepitosa danzatrice sia classica che moderna, alla quale  il Teatro dell’Opera di Roma, il 14 ottobre, con Eleonora Abbagnato commossa e  il sovrintendente Carlo Fuortes, ha dedicato una Sala (ex sala ballo A), in occasione della presentazione di Don Chisciotte su musiche di Ludwig Minkus. Balletto in tre atti  che ritorna, al Teatro Costanzi, da stasera fino al 20 ottobre, con la coreografia di Laurent Hilaire ispirata alla versione originale di Mikhail Baryshnikov per l’American Ballet Theatre, da Marius Petipa e Alexander Gorsky. In scena i guest internazionali Eugenia Obraztsova, Davide Dato, François Alu con l’étoile Rebecca Bianchi, i primi ballerini Susanna Salvi, Claudio Cocino e Alessio Rezza.

 

“Don Chisciotte” di Laurent Hilaire

 

 

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Il Teatro dell’Opera di Roma dedica una sala a Elisabetta Terabust e riporta in scena Don Chisciotte di Hilaire


Il Teatro dell’Opera di Roma dedica una sala a Elisabetta Terabust e riporta in scena Don Chisciotte di Hilaire
Elisabetta Terabust

Le grandi donne non si devono dimenticare e Elisabetta Terabust (Varese 1946- Roma 2018) è una di queste. Formatasi alla scuola dell’Opera di Roma, ha danzato con Rudolf Nureyev, è stata musa di molti balletti di Roland Petit, meravigliosa partner di Eric Bruhn,  direttrice appassionata al Teatro alla Scala dove l’ho incontrata più volte, battagliera e audace nel dare spazio ai giovani. E’ lei che nominò primi ballerini Roberto Bolle e Massimo Murru, con un fiuto irresistibile per i talenti. Ma non solo, ha diretto anche Maggio Danza, la compagnia del San Carlo di Napoli, il Teatro dell’Opera di Roma. Una donna guerriera oltre che strepitosa danzatrice sia classica che moderna, alla quale  il Teatro dell’Opera di Roma, il 14 ottobre, con Eleonora Abbagnato commossa e  il sovrintendente Carlo Fuortes, ha dedicato una Sala (ex sala ballo A), in occasione della presentazione di Don Chisciotte su musiche di Ludwig Minkus. Balletto in tre atti  che ritorna, al Teatro Costanzi, da stasera fino al 20 ottobre, con la coreografia di Laurent Hilaire ispirata alla versione originale di Mikhail Baryshnikov per l’American Ballet Theatre, da Marius Petipa e Alexander Gorsky. In scena i guest internazionali Eugenia Obraztsova, Davide Dato, François Alu con l’étoile Rebecca Bianchi, i primi ballerini Susanna Salvi, Claudio Cocino e Alessio Rezza.

 

“Don Chisciotte” di Laurent Hilaire

 

 

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