In attesa del debutto di “Turning of Bones” di Akram Khan a Stoccarda presentazione aperta sul palco di Orsolina28


In attesa del debutto di  “Turning of Bones” di Akram Khan a Stoccarda presentazione aperta sul palco di Orsolina28
AkramKhanRehearsals_JeanetteBak

Turning of Bones, il nuovo lavoro del coreografo anglo-bengalese Akram Khan  debutterà, in prima mondiale, il 26 giugno 2025 e aprirà la quinta edizione di COLOURS International Dance Festival, il celebre festival di Stoccarda dedicato alla danza contemporanea. Si tratta del primo progetto di Khan con Gauthier Dance // Dance Company Theaterhaus Stuttgart, giovane e dinamica compagnia di 16 artisti con approcci individuali e versatili, diretta dal ballerino, coreografo, musicista e ambasciatore della danza Eric Gauthier. Turning of Bones combina scene reimmaginate dai suoi lavori di gruppo Jungle Book reimagined e iTMOi (In the Mind of Igor), il solo di DESH e il pas de deux Mud of Sorrow. Una selezione che mette in primo piano il sentimento di malcontento e la ricerca di significato all’interno della nostra società, sempre più disorientata e che culmina in un lavoro di danza ed emozione pura. Il titolo “Turning of Bones” allude al Famadihana, un rituale di commemorazione praticato in Madagascar, in cui le persone portano fuori dalle tombe i resti dei loro antenati, avvolti in un panno, per riconnettersi con la loro eredità: riscrivono i nomi sui sudari, portano le ossa sopra la testa e danzano con loro. Famadihana descrive anche l’approccio a questa produzione, in cui Khan s’immerge nella storia dei suoi stessi lavori coreografici. La spiritualià ha sempre affascinato Akran Khan (leggi mia intervista 2012) che rappresenta la seconda generazione d’immigrati in Inghilterra dove è stato anche chiamato ad esibirsi all’apertura delle Olimpiadi nel 2012. Non è un caso che abbia accettato, con gratitudine, di lavorare con questo gruppo di giovani entusiasti di Gauthier Dance, compagnia impegnata a proporre il suo formato socio-culturale pionieristico a tutti, soprattutto a persone che non possono andare a teatro. Si esibiscono infatti in case di riposo, ospedali o centri per persone con disabilità. Le prove di questo nuovo lavoro hanno luogo in Italia, in uno dei centri più affascinanti che il nostro paese offre per le residenze artistiche Orsolina28 Art Foundation ETS; <<centro internazionale di creazione e formazione, un luogo in cui natura e arte si influenzano e si ispirano a vicenda>>
afferma la direttrice e fondatrice Simony Monteiro. Ogni anno, per il suo programma Focus on Creation, Orsolina28 Art Foundation invita coreografi e compagnie di danza di fama internazionale per una residenza dedicata alla creazione e alla ricerca artistica. Gli artisti, vivendo all’interno della struttura e condividendo tempi e spazi, possono dedicarsi interamente alla realizzazione di una nuova opera, per un periodo che può durare da una settimana a un mese. Ogni residenza culmina in una presentazione aperta al pubblico sul palco di Orsolina28. Per il 2025 apre la residenza proprio Akram Khan con Turning of Bones il 14 e 15 giugno seguiranno: Sydney Dance Company, che dedicherà la residenza allo sviluppo di Spell, il nuovo lavoro del Direttore Artistico Rafael Bonachela (21 giugno); Yue Yin Dance, per la creazione di Elsewhere (28 giugno); Sharon Eyal Dance Company, che creerà Delay the Sadness (23 agosto), il nuovo lavoro di Sharon Eyal che aprirà il Festival Torinodanza a settembre 2025; e la compagnia milanese Laccioland, che porterà sul palco di Orsolina28 la creazione di Laccio 11 (4 ottobre). Tra i giovani talenti sono inclusi: l’italiano Ermanno Sbezzo, che desidera lavorare a una coreografia dedicata a Edith Piaf (5 luglio); l’inglese Connor Scott si concentrerà invece sulla creazione multidisciplinare Gut, che unisce danza e musiche folkloristiche britanniche (10 maggio); anche Ingrid Silva, giovane coreografa alla sua prima creazione di gruppo, Liberated Joy (5 luglio), trarrà ispirazione dal folklore, ma, nel suo caso, quello delle musiche Forró, del suo paese nativo, il Brasile; Iyar Elezra sfrutterà invece la residenza per concentrarsi sullo sviluppo di una prima coreografia, I Put An Eye On You (26 luglio) ispirata dai suoi anni come danzatrice per la Batsheva Dance Company; sempre proveniente da Batsheva, Matan Cohen (26 luglio) svilupperà una performance al femminile intorno a temi quali la vita e la morte.  Per un progetto all’intersezione tra formazione e creazione, Orsolina28 collabora con il Balletto di Venezia, un’iniziativa di Alessio Carbone, étoile dell’Opéra di Parigi attualmente coinvolto in vari progetti volti a rivitalizzare il panorama coreutico veneziano e italiano. In particolare, Carbone porterà a Orsolina28 una selezione dei migliori diplomati dalle principali accademie europee, i quali, durante la loro residenza, lavoreranno alla propria tecnica e approccio e, sotto la guida del coreografo Simone Valastro, creeranno un’opera inedita. Dopo un’anteprima sul palco di Orsolina28 (19 luglio), l’opera sarà portata in tournée in numerosi teatri del territorio italiano, offrendo ai giovani talenti di domani la possibilità di esibirsi davanti al pubblico e contribuendo alla programmazione culturale estiva della Penisola.

 

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AkramKhanRehearsals_JeanetteBak

Turning of Bones, il nuovo lavoro del coreografo anglo-bengalese Akram Khan  debutterà, in prima mondiale, il 26 giugno 2025 e aprirà la quinta edizione di COLOURS International Dance Festival, il celebre festival di Stoccarda dedicato alla danza contemporanea. Si tratta del primo progetto di Khan con Gauthier Dance // Dance Company Theaterhaus Stuttgart, giovane e dinamica compagnia di 16 artisti con approcci individuali e versatili, diretta dal ballerino, coreografo, musicista e ambasciatore della danza Eric Gauthier. Turning of Bones combina scene reimmaginate dai suoi lavori di gruppo Jungle Book reimagined e iTMOi (In the Mind of Igor), il solo di DESH e il pas de deux Mud of Sorrow. Una selezione che mette in primo piano il sentimento di malcontento e la ricerca di significato all’interno della nostra società, sempre più disorientata e che culmina in un lavoro di danza ed emozione pura. Il titolo “Turning of Bones” allude al Famadihana, un rituale di commemorazione praticato in Madagascar, in cui le persone portano fuori dalle tombe i resti dei loro antenati, avvolti in un panno, per riconnettersi con la loro eredità: riscrivono i nomi sui sudari, portano le ossa sopra la testa e danzano con loro. Famadihana descrive anche l’approccio a questa produzione, in cui Khan s’immerge nella storia dei suoi stessi lavori coreografici. La spiritualià ha sempre affascinato Akran Khan (leggi mia intervista 2012) che rappresenta la seconda generazione d’immigrati in Inghilterra dove è stato anche chiamato ad esibirsi all’apertura delle Olimpiadi nel 2012. Non è un caso che abbia accettato, con gratitudine, di lavorare con questo gruppo di giovani entusiasti di Gauthier Dance, compagnia impegnata a proporre il suo formato socio-culturale pionieristico a tutti, soprattutto a persone che non possono andare a teatro. Si esibiscono infatti in case di riposo, ospedali o centri per persone con disabilità. Le prove di questo nuovo lavoro hanno luogo in Italia, in uno dei centri più affascinanti che il nostro paese offre per le residenze artistiche Orsolina28 Art Foundation ETS; <<centro internazionale di creazione e formazione, un luogo in cui natura e arte si influenzano e si ispirano a vicenda>>
afferma la direttrice e fondatrice Simony Monteiro. Ogni anno, per il suo programma Focus on Creation, Orsolina28 Art Foundation invita coreografi e compagnie di danza di fama internazionale per una residenza dedicata alla creazione e alla ricerca artistica. Gli artisti, vivendo all’interno della struttura e condividendo tempi e spazi, possono dedicarsi interamente alla realizzazione di una nuova opera, per un periodo che può durare da una settimana a un mese. Ogni residenza culmina in una presentazione aperta al pubblico sul palco di Orsolina28. Per il 2025 apre la residenza proprio Akram Khan con Turning of Bones il 14 e 15 giugno seguiranno: Sydney Dance Company, che dedicherà la residenza allo sviluppo di Spell, il nuovo lavoro del Direttore Artistico Rafael Bonachela (21 giugno); Yue Yin Dance, per la creazione di Elsewhere (28 giugno); Sharon Eyal Dance Company, che creerà Delay the Sadness (23 agosto), il nuovo lavoro di Sharon Eyal che aprirà il Festival Torinodanza a settembre 2025; e la compagnia milanese Laccioland, che porterà sul palco di Orsolina28 la creazione di Laccio 11 (4 ottobre). Tra i giovani talenti sono inclusi: l’italiano Ermanno Sbezzo, che desidera lavorare a una coreografia dedicata a Edith Piaf (5 luglio); l’inglese Connor Scott si concentrerà invece sulla creazione multidisciplinare Gut, che unisce danza e musiche folkloristiche britanniche (10 maggio); anche Ingrid Silva, giovane coreografa alla sua prima creazione di gruppo, Liberated Joy (5 luglio), trarrà ispirazione dal folklore, ma, nel suo caso, quello delle musiche Forró, del suo paese nativo, il Brasile; Iyar Elezra sfrutterà invece la residenza per concentrarsi sullo sviluppo di una prima coreografia, I Put An Eye On You (26 luglio) ispirata dai suoi anni come danzatrice per la Batsheva Dance Company; sempre proveniente da Batsheva, Matan Cohen (26 luglio) svilupperà una performance al femminile intorno a temi quali la vita e la morte.  Per un progetto all’intersezione tra formazione e creazione, Orsolina28 collabora con il Balletto di Venezia, un’iniziativa di Alessio Carbone, étoile dell’Opéra di Parigi attualmente coinvolto in vari progetti volti a rivitalizzare il panorama coreutico veneziano e italiano. In particolare, Carbone porterà a Orsolina28 una selezione dei migliori diplomati dalle principali accademie europee, i quali, durante la loro residenza, lavoreranno alla propria tecnica e approccio e, sotto la guida del coreografo Simone Valastro, creeranno un’opera inedita. Dopo un’anteprima sul palco di Orsolina28 (19 luglio), l’opera sarà portata in tournée in numerosi teatri del territorio italiano, offrendo ai giovani talenti di domani la possibilità di esibirsi davanti al pubblico e contribuendo alla programmazione culturale estiva della Penisola.

 

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