L’ entusiasmo di ritornare in scena: grande “danza” con il Gala del Balletto al Teatro alla Scala


L’ entusiasmo di ritornare in scena: grande “danza” con il Gala del Balletto al Teatro alla Scala
Alessandra Ferri e Federico Bonelli "Le Parc" foto Antonio Raffaele

Finalmente la danza riparte al Teatro alla Scala con entusiasmo e riabbraccia il suo pubblico con un Gala del Balletto che ospiterà quattro stelle della danza italiana e internazionale: l’ucraina Svetlana Zakharova, Roberto Bolle, Alessandra Ferri in coppia con Federico Bonelli (Principal del Royal Ballet) affiancati dai primi ballerini e i solisti scaligeri. Traspira una certa emozione dopo tanti mesi di assenza dal palcoscenico ma anche la voglia di ripartire in “Bellezza”con un programma di passi a due e assoli firmati da prestigiosi coreografi: da Nureyev a Petit, da Fokin a Béjart, da Preljocaj a Holmes e Bigonzetti accompagnati dalla musica di giganti come ČajkovskijMozart, Saint-Saëns, Bizet, Ravel diretta da David Coleman. Quattro serate, il 23,24,26 settembre e il 2 ottobre, all’insegna di virtuosismi e  sentimento: nel brillante passo a tre nella grotta dei corsari con Medora, Conrad e lo schiavo Alì, da Le Corsaire di Anna-Marie Holmes recentemente entrata con grande acclamazione nel repertorio scaligero, interpretato da Martina Arduino, Marco Agostino e Mattia Semperboni in alternanza con Federico Fresi. Ma anche nel sensualissimo gioco di seduzione tra Carmen e Don José  dove s’esibiscono Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko nell’estratto da Carmen di Roland Petit. Un omaggio alla moglie Zizi Jeanmaire,  recentemente scomparsa, creatrice di questo seducente e iconico  ruolo. Mauro Bigonzetti ha creato , appositamente per questo Gala,  Do a duet, un duo femminile  danzato da Antonella Albano e Maria Celeste Losa e, il 2 ottobre, da Agnese Di Clemente e Alessandra Vassallo  sull’Allegro con brio dalla Sinfonia n. 25 in sol minore K. 183 di Mozart. Le emozioni  scaturiscono anche da un altro “cult” del repertorio classico e dei gala internazionali, La morte del cigno, vibrante nella sua eterea immagine di fragilità, incarnato da Svetlana Zakharova, cosi come dalla malinconica e struggente variazione che Rudolf Nureyev affida al principe Désiré  – in scena Claudio Coviello  – nel secondo atto della sua Bella addormentata. Alessandra Ferri con Federico Bonelli, per la prima volta alla Scala, appassionati amanti nel più lungo bacio della storia del balletto, del famoso passo a due finale di uno dei capolavori di Angelin Preljocaj, Le Parc sulle note dell’Adagio dal Concerto per pianoforte e orchestra n.23 in la maggioreK. 488 di Mozart, con Roberto Cominati al pianoforte. Sarà Roberto Bolle, assieme agli artisti del Corpo di Ballo scaligero a suggellare questo turbinio di emozioni, che arrivano all’apice nel crescendo irresistibile del Boléro di Ravel / Béjart: trionfo finale, melodia e ritmo, corpo e musica.

 

 

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L’ entusiasmo di ritornare in scena: grande “danza” con il Gala del Balletto al Teatro alla Scala


L’ entusiasmo di ritornare in scena: grande “danza” con il Gala del Balletto al Teatro alla Scala
Alessandra Ferri e Federico Bonelli "Le Parc" foto Antonio Raffaele

Finalmente la danza riparte al Teatro alla Scala con entusiasmo e riabbraccia il suo pubblico con un Gala del Balletto che ospiterà quattro stelle della danza italiana e internazionale: l’ucraina Svetlana Zakharova, Roberto Bolle, Alessandra Ferri in coppia con Federico Bonelli (Principal del Royal Ballet) affiancati dai primi ballerini e i solisti scaligeri. Traspira una certa emozione dopo tanti mesi di assenza dal palcoscenico ma anche la voglia di ripartire in “Bellezza”con un programma di passi a due e assoli firmati da prestigiosi coreografi: da Nureyev a Petit, da Fokin a Béjart, da Preljocaj a Holmes e Bigonzetti accompagnati dalla musica di giganti come ČajkovskijMozart, Saint-Saëns, Bizet, Ravel diretta da David Coleman. Quattro serate, il 23,24,26 settembre e il 2 ottobre, all’insegna di virtuosismi e  sentimento: nel brillante passo a tre nella grotta dei corsari con Medora, Conrad e lo schiavo Alì, da Le Corsaire di Anna-Marie Holmes recentemente entrata con grande acclamazione nel repertorio scaligero, interpretato da Martina Arduino, Marco Agostino e Mattia Semperboni in alternanza con Federico Fresi. Ma anche nel sensualissimo gioco di seduzione tra Carmen e Don José  dove s’esibiscono Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko nell’estratto da Carmen di Roland Petit. Un omaggio alla moglie Zizi Jeanmaire,  recentemente scomparsa, creatrice di questo seducente e iconico  ruolo. Mauro Bigonzetti ha creato , appositamente per questo Gala,  Do a duet, un duo femminile  danzato da Antonella Albano e Maria Celeste Losa e, il 2 ottobre, da Agnese Di Clemente e Alessandra Vassallo  sull’Allegro con brio dalla Sinfonia n. 25 in sol minore K. 183 di Mozart. Le emozioni  scaturiscono anche da un altro “cult” del repertorio classico e dei gala internazionali, La morte del cigno, vibrante nella sua eterea immagine di fragilità, incarnato da Svetlana Zakharova, cosi come dalla malinconica e struggente variazione che Rudolf Nureyev affida al principe Désiré  – in scena Claudio Coviello  – nel secondo atto della sua Bella addormentata. Alessandra Ferri con Federico Bonelli, per la prima volta alla Scala, appassionati amanti nel più lungo bacio della storia del balletto, del famoso passo a due finale di uno dei capolavori di Angelin Preljocaj, Le Parc sulle note dell’Adagio dal Concerto per pianoforte e orchestra n.23 in la maggioreK. 488 di Mozart, con Roberto Cominati al pianoforte. Sarà Roberto Bolle, assieme agli artisti del Corpo di Ballo scaligero a suggellare questo turbinio di emozioni, che arrivano all’apice nel crescendo irresistibile del Boléro di Ravel / Béjart: trionfo finale, melodia e ritmo, corpo e musica.

 

 

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