La sagra di Bausch con i danzatori africani di Acogny al LAC


La sagra di Bausch con i danzatori africani di Acogny al LAC
common ground[s] -Credit Maarten Vanden Abeele

E’ un appuntamento da non perdere lo straordinario programma, in due parti, che sancisce la prima collaborazione tra Pina Bausch Foundation (Germania), École des Sables (Senegal) e Sadler’s Wells (Regno Unito), mercoledì 28 febbraio, alle ore 20:30 (replica giovedì 29, stessa ora), al LAC a Lugano. Apre la serata Common ground[s] lavoro creato, interpretato e ispirato alla vita di due donne straordinarie: Germaine Acogny, “madre della danza africana contemporanea” e Leone d’oro alla carriera alla Biennale di Venezia 2021, e Malou Airaudo, ex membro del Tanztheater Wuppertal per il quale ha interpretato ruoli centrali in numerose creazioni di Pina Bausch.Entrambe coreografe, danzatrici e madri, si ritrovano in un luogo in cui realtà, ricordi e immaginazione si rispondono a vicenda; un luogo in cui, alla fine, conta solo il presente. Questo duetto, poetico, tenero e umoristico, è un quadro in movimento in cui le due artiste danzano in un vortice di calma dove gli stati d’animo e le epoche si alternano.

The Rite of Spring Credit Maarten Vanden Abeele

Considerata tra le più belle riscritture mai realizzate, in grado di produrre nello spettatore uno stupore unico tanto per la bellezza tribale del gesto quanto per la paura imperiosa che suscita La Sagra della Primavera, opera cardine che Pina Bausch, “madre del teatro-danza” creata nel 1975, è qui interpretata, per la prima volta, da una compagnia di danzatori provenienti da quattordici paesi africani, guidata da Germaine Acogny (Premio D&D 2022 “miglior progetto speciale” ). Fedele alla composizione di Igor Stravinsky, la coreografia – osannata da pubblico e critica a livello internazionale – esamina un rituale inflessibile, con il sacrificio di una “prescelta” che cambia la stagione dall’inverno alla primavera. In scena, uomini a torso nudo e donne in abiti leggeri danzano un rito sacrificale asciutto e violento su un palcoscenico ricoperto di terra. Mercoledì 28 febbraio (ore 18:30, Sala 4), Lorenzo Conti, consulente artistico LAC per la danza, introdurrà la figura di Pina Bausch.

 

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La sagra di Bausch con i danzatori africani di Acogny al LAC


La sagra di Bausch con i danzatori africani di Acogny al LAC
common ground[s] -Credit Maarten Vanden Abeele

E’ un appuntamento da non perdere lo straordinario programma, in due parti, che sancisce la prima collaborazione tra Pina Bausch Foundation (Germania), École des Sables (Senegal) e Sadler’s Wells (Regno Unito), mercoledì 28 febbraio, alle ore 20:30 (replica giovedì 29, stessa ora), al LAC a Lugano. Apre la serata Common ground[s] lavoro creato, interpretato e ispirato alla vita di due donne straordinarie: Germaine Acogny, “madre della danza africana contemporanea” e Leone d’oro alla carriera alla Biennale di Venezia 2021, e Malou Airaudo, ex membro del Tanztheater Wuppertal per il quale ha interpretato ruoli centrali in numerose creazioni di Pina Bausch.Entrambe coreografe, danzatrici e madri, si ritrovano in un luogo in cui realtà, ricordi e immaginazione si rispondono a vicenda; un luogo in cui, alla fine, conta solo il presente. Questo duetto, poetico, tenero e umoristico, è un quadro in movimento in cui le due artiste danzano in un vortice di calma dove gli stati d’animo e le epoche si alternano.

The Rite of Spring Credit Maarten Vanden Abeele

Considerata tra le più belle riscritture mai realizzate, in grado di produrre nello spettatore uno stupore unico tanto per la bellezza tribale del gesto quanto per la paura imperiosa che suscita La Sagra della Primavera, opera cardine che Pina Bausch, “madre del teatro-danza” creata nel 1975, è qui interpretata, per la prima volta, da una compagnia di danzatori provenienti da quattordici paesi africani, guidata da Germaine Acogny (Premio D&D 2022 “miglior progetto speciale” ). Fedele alla composizione di Igor Stravinsky, la coreografia – osannata da pubblico e critica a livello internazionale – esamina un rituale inflessibile, con il sacrificio di una “prescelta” che cambia la stagione dall’inverno alla primavera. In scena, uomini a torso nudo e donne in abiti leggeri danzano un rito sacrificale asciutto e violento su un palcoscenico ricoperto di terra. Mercoledì 28 febbraio (ore 18:30, Sala 4), Lorenzo Conti, consulente artistico LAC per la danza, introdurrà la figura di Pina Bausch.

 

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