“Le Sacre du printemps” di Béjart: la sacralità dell’amore fisico


“Le Sacre du printemps” di Béjart: la sacralità dell’amore fisico
Maurice Béjart 1984

La primavera  è qualcosa di più di quella straordinaria forza primordiale che si cela sotto l’orologio dell’inverno  per poi emergere all’improvviso  e salutare il mondo in tutte le sue forme, siano esse vegetali, animali o umane. L’aspetto fisico dell’amore tra due esseri umani simboleggia l’atto stesso con il quale il Creatore  ha dato vita al cosmo e la gioia che ne è derivata. In un’epoca in cui le frontiere fra gli esseri umani stanno cominciando a poco a poco a crollare ed è finalmente possibile parlare di una cultura che non accetta più i propri limiti, solo le forze universali ed essenziali dell’uomo si mantengono inalterate in ogni civiltà. Questo balletto rifiuta dunque qualsiasi pretesa di pittoresco; è un inno all’unione fra l’Uomo e la Donna a un livello più istintivo ed essenziale, una danza dell’unione tra cielo e terra, una danza di vita e morte, eterna come la primavera.

 

Maurice Béjart, 2003 (Dal programma di sala, The Tokio Ballet, del Teatro alla Scala 2019)

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“Le Sacre du printemps” di Béjart: la sacralità dell’amore fisico


“Le Sacre du printemps” di Béjart: la sacralità dell’amore fisico
Maurice Béjart 1984

La primavera  è qualcosa di più di quella straordinaria forza primordiale che si cela sotto l’orologio dell’inverno  per poi emergere all’improvviso  e salutare il mondo in tutte le sue forme, siano esse vegetali, animali o umane. L’aspetto fisico dell’amore tra due esseri umani simboleggia l’atto stesso con il quale il Creatore  ha dato vita al cosmo e la gioia che ne è derivata. In un’epoca in cui le frontiere fra gli esseri umani stanno cominciando a poco a poco a crollare ed è finalmente possibile parlare di una cultura che non accetta più i propri limiti, solo le forze universali ed essenziali dell’uomo si mantengono inalterate in ogni civiltà. Questo balletto rifiuta dunque qualsiasi pretesa di pittoresco; è un inno all’unione fra l’Uomo e la Donna a un livello più istintivo ed essenziale, una danza dell’unione tra cielo e terra, una danza di vita e morte, eterna come la primavera.

 

Maurice Béjart, 2003 (Dal programma di sala, The Tokio Ballet, del Teatro alla Scala 2019)

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