L’ottimismo è un movimento


L’ottimismo è un movimento
OPEN di Daniel Ezralow foto di Valentina Zanaga

Quando, negli anni Ottanta, Daniel Ezralow, con il suo corpo vigoroso, atletico, bello, un volto interessante per il mix di etnie che lo rappresenta, padre canadese, mamma israeliana, nonno russo, entrò come un ciclone, nei nostri teatri, con la sua danza spensierata e ottimista, fu subito “Amore” a prima vista. Il pubblico rimase folgorato da quella ventata di contagiosa energia che l’eclettico Daniel trasmette, ha infatti  lavorato anche nel cinema con Wertmuller, Gassman, Bellocchio, nel mondo della musica pop con Sting , U2, Bowie, del musical, della moda, in Tv e nella lirica; grande amico di Lucio Dalla ha co-diretto “Tosca-Amore disperato”. Si è formato con i Pilobolus e i Momix, fino al 1986 quando fonda la sua compagnia ISO (I’m so optimistic) e il suo talento, oggi, lo mette ancora a disposizione ai giovani artisti, in tournée in Italia con Open, al Teatro degli Arcimboldi, dal 22 al 25 febbraio. Un nuovo cast di otto energici acrobatici ballerini/e dello show “Amici” di Maria De Filippi. Samuelino Antinelli, Claudia Bentrovato, Oliviero Bifulco, Miguel Chavez, Mimmina Ciccarelli, Rosa Di Grazia, Christian Stefanelli e la bellissima Klaudia Pepa che dichiara: <<il mio idolo è Sylvie Guillem>>. Arrivato  in quella che definisce “la terza fase della vita”, è nato, nel 1956, a Los Angeles dove, in parte vive ancora, Ezralow trascorre il resto del tempo in un’isola selvaggia, in Norvegia a contatto con la natura, dove, dopo una sana nuotata mattutina, si dedica a lavori manuali di ogni genere, ispirato dal saggio “Self-reliance” di Ralph W.Emerson. Open” (2012) che aveva girato l’Italia già nel 2014, con  Spellbound Contemporary Ballet e di nuovo  nel 2021, <<ritorna un po’ limato>> spiega il suo produttore Antonio Gnecchi, per regalare settanta minuti di spensieratezza intelligente, con diciotto quadri divertenti e videoproiezioni. Dalla vita frenetica della città, agli alberi esausti, prostrati a terra, che tentano di rialzarsi e verranno ripiantati. Il bisogno di riconciliazione tra l’uomo e la natura, echeggia nello spettacolo, insieme ad altri messaggi di apertura alla vita e ai suoi doni inaspettati che si ricevono, a patto di mantenersi “Open” ai cambiamenti. Una danza ginnica, tra modern dance e contemporaneo, su una colonna musicale  di super classici, Bach, Chopin, Bizet, Debussy, Beethoven fino al gran finale con Bob Marley e Kety Perry. <<Quello che mi sorprende di Ezralow- spiega Bifulco, ballerino di formazione scaligera – è la sua capacità di parlare a persone così diverse, in modo facile e pragmatico. Nella scena comica del ring dove c’è una coppia, appena sposata, che litiga, mi ha insegnato a non pensare troppo come sfoderare il pugno, a darlo e basta>>. Stefanelli, un ciuffo riccio sul volto, scherza: <<a me Ezralow dice sempre di  non nascondermi dietro la frangia, di aprire la visuale>>. www.teatroarcimboldi.it

(Pubblicato in TuttoMilano-La Repubblica 22/02/2024)

 

 

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OPEN di Daniel Ezralow foto di Valentina Zanaga

Quando, negli anni Ottanta, Daniel Ezralow, con il suo corpo vigoroso, atletico, bello, un volto interessante per il mix di etnie che lo rappresenta, padre canadese, mamma israeliana, nonno russo, entrò come un ciclone, nei nostri teatri, con la sua danza spensierata e ottimista, fu subito “Amore” a prima vista. Il pubblico rimase folgorato da quella ventata di contagiosa energia che l’eclettico Daniel trasmette, ha infatti  lavorato anche nel cinema con Wertmuller, Gassman, Bellocchio, nel mondo della musica pop con Sting , U2, Bowie, del musical, della moda, in Tv e nella lirica; grande amico di Lucio Dalla ha co-diretto “Tosca-Amore disperato”. Si è formato con i Pilobolus e i Momix, fino al 1986 quando fonda la sua compagnia ISO (I’m so optimistic) e il suo talento, oggi, lo mette ancora a disposizione ai giovani artisti, in tournée in Italia con Open, al Teatro degli Arcimboldi, dal 22 al 25 febbraio. Un nuovo cast di otto energici acrobatici ballerini/e dello show “Amici” di Maria De Filippi. Samuelino Antinelli, Claudia Bentrovato, Oliviero Bifulco, Miguel Chavez, Mimmina Ciccarelli, Rosa Di Grazia, Christian Stefanelli e la bellissima Klaudia Pepa che dichiara: <<il mio idolo è Sylvie Guillem>>. Arrivato  in quella che definisce “la terza fase della vita”, è nato, nel 1956, a Los Angeles dove, in parte vive ancora, Ezralow trascorre il resto del tempo in un’isola selvaggia, in Norvegia a contatto con la natura, dove, dopo una sana nuotata mattutina, si dedica a lavori manuali di ogni genere, ispirato dal saggio “Self-reliance” di Ralph W.Emerson. Open” (2012) che aveva girato l’Italia già nel 2014, con  Spellbound Contemporary Ballet e di nuovo  nel 2021, <<ritorna un po’ limato>> spiega il suo produttore Antonio Gnecchi, per regalare settanta minuti di spensieratezza intelligente, con diciotto quadri divertenti e videoproiezioni. Dalla vita frenetica della città, agli alberi esausti, prostrati a terra, che tentano di rialzarsi e verranno ripiantati. Il bisogno di riconciliazione tra l’uomo e la natura, echeggia nello spettacolo, insieme ad altri messaggi di apertura alla vita e ai suoi doni inaspettati che si ricevono, a patto di mantenersi “Open” ai cambiamenti. Una danza ginnica, tra modern dance e contemporaneo, su una colonna musicale  di super classici, Bach, Chopin, Bizet, Debussy, Beethoven fino al gran finale con Bob Marley e Kety Perry. <<Quello che mi sorprende di Ezralow- spiega Bifulco, ballerino di formazione scaligera – è la sua capacità di parlare a persone così diverse, in modo facile e pragmatico. Nella scena comica del ring dove c’è una coppia, appena sposata, che litiga, mi ha insegnato a non pensare troppo come sfoderare il pugno, a darlo e basta>>. Stefanelli, un ciuffo riccio sul volto, scherza: <<a me Ezralow dice sempre di  non nascondermi dietro la frangia, di aprire la visuale>>. www.teatroarcimboldi.it

(Pubblicato in TuttoMilano-La Repubblica 22/02/2024)

 

 

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