Manuel Legris annuncia il programma per la sua ultima stagione con il Corpo di Ballo della Scala


Manuel Legris annuncia il programma per la sua ultima stagione  con il Corpo di Ballo della Scala
Manuel Legris ph Brescia e Amisano ∏Teatro alla Scala

<<Questa è la mia ultima stagione>> così il direttore del Ballo del Teatro alla Scala, il francese Manuel Legris, già storica étoile dell’Opéra di Parigi, ha aperto il suo intervento alla presentazione della nuova Stagione di Opera e Balletto 24/25. Il suo contratto scade, infatti, a novembre 2025 e Legris ha deciso di terminare la guida della compagnia, per altro in ottima forma, nello stesso anno in cui il Sovrintendente Dominique Meyer con il quale ha costruito un lungo sodalizio artistico dai tempi della direzione allo Staatsballett di Vienna , finirà il suo mandato. La coppia “francese” lascia dunque il posto con una Scala in ottima forma per successi di bilanci e sponsorizzazioni private che superano di gran lunga quelle pubbliche, progetti d’inclusione e accessibilità, modernizzazione, crescita del ballo,al nuovo Sovrintendente Fortunato Ortombino al quale spetterà, in tempi brevi, la scelta del nuovo direttore del Ballo. Al momento sembrano in lizza due candidati: Roberto Bolle , cresciuto e formatosi nella Scuola di Ballo scaligera e dove tutt’ora balla in qualità di étoile ed Eleonora Abbagnato, palermitana, già étoile dell’Opéra di Parigi e attuale direttrice dell’Opera di Roma.  Se lo scettro dell’apertura operistica, il 7 dicembre, è affidato a Giuseppe Verdi con una delle sue opere più complesse, La forza del destino diretta da Riccardo Chailly, per la Stagione dei Balletto il titolo d’apertura è lo spettacolo natalizio per eccellenza, Lo Schiaccianoci che ritorna, dal 17 dicembre (anteprima Under 30) al 12 gennaio, nella versione di Rudolf Nureyev, con lo storico allestimento di Nicholas Georgiadis, un classico che incanta la Scala dal 1969. Sempre di Nureyev torna in scena Il lago dei cigni ,dal 7 al 18 luglio, che giunse alla Scala per la prima volta nel 1990 con lo stesso coreografo nel ruolo ambiguo e speculare di Wolfgang/Rothbart. È invece un debutto per la Scala Paquita, dall’11 al 26 giugno, nuova produzione in omaggio a Pierre Lacotte; scomparso nel 2023, considerato uno “specialista” nella ricostruzione di balletti del repertorio romantico, diede nuova vita a questo balletto all’Opéra di Parigi nel 2001 e che ora, per la prima volta, permette alla Compagnia scaligera di avere una Paquita in repertorio, non avendo mai presentato il balletto nella sua interezza e per l’occasione con un nuovo allestimento di Luisa Spinatelli. Sul fronte contemporaneo, dal 28 febbraio fino al 12 marzo, la Compagnia è impegnata nella prima assoluta di Carmen, nuova creazione di Patrick de Bana sulle musiche di Rodion Ščedrin con la partecipazione di Roberto Bolle, incastonata in un trittico che vede la ripresa del gioiello coreografico di Angelin Preljocaj Annonciation (presentato alla Scala nel 2002 come unica compagnia italiana ad averlo in repertorio) e Solitude Sometimes di Philippe Kratz, creato lo scorso anno per i ballerini scaligeri su musiche di Thom Yorke e Radiohead. In Aprile (8-18)  gli artisti della Compagnia s’immergono nello stile di uno dei coreografi più originali del nostro tempo, Edward Clug, con il debutto scaligero di Peer Gynt. Dall’omonimo dramma in versi di Henrik Ibsen e con le musiche di Edvard Grieg, fu creato per il Balletto di Maribor di cui Clug è stato danzatore, poi coreografo e dal 2003 direttore artistico, conquistando fama internazionale per il suo linguaggio originale e la sua ispirazione artistica. Peer Gynt è un balletto in due atti, narrativo ma onirico, per un viaggio fisico e interiore con un evocativo impianto teatrale, un lavoro potente e avvincente, che coinvolgerà Corpo di Ballo, Orchestra e Coro dell’Accademia.

Blake Works V – Prologue – Giulia Lunardi Navrin Turnbull ph Brescia e Amisano ©Teatro alla Scala

A due grandi del Novecento saranno dedicati i mesi autunnali, dal 22 settembre al 3 ottobre nel nome di  John Neumeier con il trittico Aspects of Nijinsky, che vedrà per la prima volta alla Scala la sua originale lettura di tre capolavori Le Pavillon d’Armide, Petruška e L’après-midi d’un faune, simboli del fermento creativo dei Ballets Russes e dell’astro più splendente di questa rivoluzionaria avanguardia; in novembre (11-29) la Serata William Forsythe – The Blake Works, che nel 2023 proprio alla Scala e con un inedito per la nostra compagnia, ha portato a coronamento un progetto settennale di esplorazione nel tessuto musicale di James Blake. A questa programmazione si aggiunge anche per il 2025, il 15 maggio,  il Gala Fracci, che giungerà alla sua quarta edizione; ad ogni Stagione questo evento permette di rendere omaggio alla danza nel nome della grande étoile e di convogliare sempre più in questa serata, accanto a pietre miliari del repertorio, uno sguardo al nuovo e alla creatività contemporanea. Lo stesso spirito anima anche lo spettacolo della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala, il 3 marzo, tradizionale appuntamento scaligero dei giovani allievi.Per dare il giusto risalto alle importanti musiche dei balletti della Stagione è imprescindibile la collaborazione con i direttori d’orchestra: anche questa Stagione ci permette di proseguire il rapporto di collaborazione e fiducia instaurato con diverse bacchette ˗ tornano Valery Ovsyanikov, Paul Connelly, Vello Pähn, Simon Hewett ˗, ma anche di inaugurare una nuova collaborazione, con Victorien Vanoosten, che prima volta salirà sul podio per il balletto scaligero.

 

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Manuel Legris annuncia il programma per la sua ultima stagione con il Corpo di Ballo della Scala


Manuel Legris annuncia il programma per la sua ultima stagione  con il Corpo di Ballo della Scala
Manuel Legris ph Brescia e Amisano ∏Teatro alla Scala

<<Questa è la mia ultima stagione>> così il direttore del Ballo del Teatro alla Scala, il francese Manuel Legris, già storica étoile dell’Opéra di Parigi, ha aperto il suo intervento alla presentazione della nuova Stagione di Opera e Balletto 24/25. Il suo contratto scade, infatti, a novembre 2025 e Legris ha deciso di terminare la guida della compagnia, per altro in ottima forma, nello stesso anno in cui il Sovrintendente Dominique Meyer con il quale ha costruito un lungo sodalizio artistico dai tempi della direzione allo Staatsballett di Vienna , finirà il suo mandato. La coppia “francese” lascia dunque il posto con una Scala in ottima forma per successi di bilanci e sponsorizzazioni private che superano di gran lunga quelle pubbliche, progetti d’inclusione e accessibilità, modernizzazione, crescita del ballo,al nuovo Sovrintendente Fortunato Ortombino al quale spetterà, in tempi brevi, la scelta del nuovo direttore del Ballo. Al momento sembrano in lizza due candidati: Roberto Bolle , cresciuto e formatosi nella Scuola di Ballo scaligera e dove tutt’ora balla in qualità di étoile ed Eleonora Abbagnato, palermitana, già étoile dell’Opéra di Parigi e attuale direttrice dell’Opera di Roma.  Se lo scettro dell’apertura operistica, il 7 dicembre, è affidato a Giuseppe Verdi con una delle sue opere più complesse, La forza del destino diretta da Riccardo Chailly, per la Stagione dei Balletto il titolo d’apertura è lo spettacolo natalizio per eccellenza, Lo Schiaccianoci che ritorna, dal 17 dicembre (anteprima Under 30) al 12 gennaio, nella versione di Rudolf Nureyev, con lo storico allestimento di Nicholas Georgiadis, un classico che incanta la Scala dal 1969. Sempre di Nureyev torna in scena Il lago dei cigni ,dal 7 al 18 luglio, che giunse alla Scala per la prima volta nel 1990 con lo stesso coreografo nel ruolo ambiguo e speculare di Wolfgang/Rothbart. È invece un debutto per la Scala Paquita, dall’11 al 26 giugno, nuova produzione in omaggio a Pierre Lacotte; scomparso nel 2023, considerato uno “specialista” nella ricostruzione di balletti del repertorio romantico, diede nuova vita a questo balletto all’Opéra di Parigi nel 2001 e che ora, per la prima volta, permette alla Compagnia scaligera di avere una Paquita in repertorio, non avendo mai presentato il balletto nella sua interezza e per l’occasione con un nuovo allestimento di Luisa Spinatelli. Sul fronte contemporaneo, dal 28 febbraio fino al 12 marzo, la Compagnia è impegnata nella prima assoluta di Carmen, nuova creazione di Patrick de Bana sulle musiche di Rodion Ščedrin con la partecipazione di Roberto Bolle, incastonata in un trittico che vede la ripresa del gioiello coreografico di Angelin Preljocaj Annonciation (presentato alla Scala nel 2002 come unica compagnia italiana ad averlo in repertorio) e Solitude Sometimes di Philippe Kratz, creato lo scorso anno per i ballerini scaligeri su musiche di Thom Yorke e Radiohead. In Aprile (8-18)  gli artisti della Compagnia s’immergono nello stile di uno dei coreografi più originali del nostro tempo, Edward Clug, con il debutto scaligero di Peer Gynt. Dall’omonimo dramma in versi di Henrik Ibsen e con le musiche di Edvard Grieg, fu creato per il Balletto di Maribor di cui Clug è stato danzatore, poi coreografo e dal 2003 direttore artistico, conquistando fama internazionale per il suo linguaggio originale e la sua ispirazione artistica. Peer Gynt è un balletto in due atti, narrativo ma onirico, per un viaggio fisico e interiore con un evocativo impianto teatrale, un lavoro potente e avvincente, che coinvolgerà Corpo di Ballo, Orchestra e Coro dell’Accademia.

Blake Works V – Prologue – Giulia Lunardi Navrin Turnbull ph Brescia e Amisano ©Teatro alla Scala

A due grandi del Novecento saranno dedicati i mesi autunnali, dal 22 settembre al 3 ottobre nel nome di  John Neumeier con il trittico Aspects of Nijinsky, che vedrà per la prima volta alla Scala la sua originale lettura di tre capolavori Le Pavillon d’Armide, Petruška e L’après-midi d’un faune, simboli del fermento creativo dei Ballets Russes e dell’astro più splendente di questa rivoluzionaria avanguardia; in novembre (11-29) la Serata William Forsythe – The Blake Works, che nel 2023 proprio alla Scala e con un inedito per la nostra compagnia, ha portato a coronamento un progetto settennale di esplorazione nel tessuto musicale di James Blake. A questa programmazione si aggiunge anche per il 2025, il 15 maggio,  il Gala Fracci, che giungerà alla sua quarta edizione; ad ogni Stagione questo evento permette di rendere omaggio alla danza nel nome della grande étoile e di convogliare sempre più in questa serata, accanto a pietre miliari del repertorio, uno sguardo al nuovo e alla creatività contemporanea. Lo stesso spirito anima anche lo spettacolo della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala, il 3 marzo, tradizionale appuntamento scaligero dei giovani allievi.Per dare il giusto risalto alle importanti musiche dei balletti della Stagione è imprescindibile la collaborazione con i direttori d’orchestra: anche questa Stagione ci permette di proseguire il rapporto di collaborazione e fiducia instaurato con diverse bacchette ˗ tornano Valery Ovsyanikov, Paul Connelly, Vello Pähn, Simon Hewett ˗, ma anche di inaugurare una nuova collaborazione, con Victorien Vanoosten, che prima volta salirà sul podio per il balletto scaligero.

 

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