Milanoltre, si torna al futuro


Milanoltre, si torna al futuro
"La questions des fleurs" con Danny Morissette e Daphnée Laurendeau

E’ forse il Festival più longevo di Milano, nato nel 1986, come contenitore culturale all’insegna delle contaminazioni e degli incroci multidisciplinari,  Milanoltre, alla sua 36° edizione, dal titolo 1986>2024 Back to the future, guarda al passato ma con un occhio al futuro. Cinquanta appuntamenti, dal 27 settembre al 16 ottobre, al Teatro Elfo Puccini, al PAC e altri luoghi cittadini,  di cui trenta spettacoli di danza contemporanea, conferenze, venti masterclasses,  con i giovani allievi dei centri di formazione milanesi che potranno esibirsi, in un solo di cinque minuti, in “Affollate Solitudini Teens”. Un’edizione che raccoglie anche le sfide ecologiche con l’adesione alla campagna Treedom, al quale sarà devoluto un euro per ogni biglietto e che riserva un posto speciale alla disabilità.  La coreografa di Monreal, Hélène Blackburn  presenta 9, sulla 9° sinfonia di Beethoven,  con il ballerino Car Glover affetto da disabilità uditiva che s’esibisce in un audace viaggio sensoriale. Ma non solo. Milanoltre riprende la sua dimensione internazionale e inaugura, il 27, con un’opera collettiva, prodotta in Québec: La question des fleurs con Danny Morissette e Daphnée Laurendeau, affiatata coppia nella vita e nell’arte che,  diretti a distanza, nel periodo più difficile del lock dawn, da quattro coreografi residenti in Canada, Andrea Peña, Christophe Garcia, Dominique Porte e Ismael Mouaraki, danzano un poetico passo a due. A seguire il primo appuntamento di “Affollate Solitudini” con i giovani Girish Kurman, Matteo Sedda, Sly, Marta Wolowiec. La danza italiana è anche lei protagonista della scena, grazie al progetto “Artisti Italiani Associati”, con una rosa di coreografi e danzatori: la scaligera Stefania Ballone, Fabrizio Favale, Lara Guidetti, Salvo Lombardo, Manfredi Perego, Roberto Zappala. Alcuni di loro affiancheranno con performances specifiche, le “Conferenze Danzate”, novità di quest’anno, tenute da esperti del settore per un percorso storico e culturale della danza. Tra le formazioni italiane più note spiccano la Compagnia Enzo Cosimi che s’esibisce nel concerto performance site specific, Coefore Rock&Roll, seconda tappa del progetto “Orestea, al PAC Padiglione d’Arte Contemporanee, Roberto Zappalà con il suo nuovo lavoro Kristo e Studio sul Fauno, la Compagnia Abbondanza/Bertoni ospite, per la prima volta, con tre lavori: il nuovo Idem, Erectus-Pithecanthropus, un’interpretazione “libera” dello storico album del jazzista Charles Mingus e Romanzo d’Infanzia, storica  coreografia del 1997. Tra gli appuntamenti editoriali segnaliamo Confini conflitti rotte-Geopolitica della danza di Elisa Guzzo Vaccarino.

(Pubblicato su TuttoMilano-La Repubblica 22-28/9/2022)

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"La questions des fleurs" con Danny Morissette e Daphnée Laurendeau

E’ forse il Festival più longevo di Milano, nato nel 1986, come contenitore culturale all’insegna delle contaminazioni e degli incroci multidisciplinari,  Milanoltre, alla sua 36° edizione, dal titolo 1986>2024 Back to the future, guarda al passato ma con un occhio al futuro. Cinquanta appuntamenti, dal 27 settembre al 16 ottobre, al Teatro Elfo Puccini, al PAC e altri luoghi cittadini,  di cui trenta spettacoli di danza contemporanea, conferenze, venti masterclasses,  con i giovani allievi dei centri di formazione milanesi che potranno esibirsi, in un solo di cinque minuti, in “Affollate Solitudini Teens”. Un’edizione che raccoglie anche le sfide ecologiche con l’adesione alla campagna Treedom, al quale sarà devoluto un euro per ogni biglietto e che riserva un posto speciale alla disabilità.  La coreografa di Monreal, Hélène Blackburn  presenta 9, sulla 9° sinfonia di Beethoven,  con il ballerino Car Glover affetto da disabilità uditiva che s’esibisce in un audace viaggio sensoriale. Ma non solo. Milanoltre riprende la sua dimensione internazionale e inaugura, il 27, con un’opera collettiva, prodotta in Québec: La question des fleurs con Danny Morissette e Daphnée Laurendeau, affiatata coppia nella vita e nell’arte che,  diretti a distanza, nel periodo più difficile del lock dawn, da quattro coreografi residenti in Canada, Andrea Peña, Christophe Garcia, Dominique Porte e Ismael Mouaraki, danzano un poetico passo a due. A seguire il primo appuntamento di “Affollate Solitudini” con i giovani Girish Kurman, Matteo Sedda, Sly, Marta Wolowiec. La danza italiana è anche lei protagonista della scena, grazie al progetto “Artisti Italiani Associati”, con una rosa di coreografi e danzatori: la scaligera Stefania Ballone, Fabrizio Favale, Lara Guidetti, Salvo Lombardo, Manfredi Perego, Roberto Zappala. Alcuni di loro affiancheranno con performances specifiche, le “Conferenze Danzate”, novità di quest’anno, tenute da esperti del settore per un percorso storico e culturale della danza. Tra le formazioni italiane più note spiccano la Compagnia Enzo Cosimi che s’esibisce nel concerto performance site specific, Coefore Rock&Roll, seconda tappa del progetto “Orestea, al PAC Padiglione d’Arte Contemporanee, Roberto Zappalà con il suo nuovo lavoro Kristo e Studio sul Fauno, la Compagnia Abbondanza/Bertoni ospite, per la prima volta, con tre lavori: il nuovo Idem, Erectus-Pithecanthropus, un’interpretazione “libera” dello storico album del jazzista Charles Mingus e Romanzo d’Infanzia, storica  coreografia del 1997. Tra gli appuntamenti editoriali segnaliamo Confini conflitti rotte-Geopolitica della danza di Elisa Guzzo Vaccarino.

(Pubblicato su TuttoMilano-La Repubblica 22-28/9/2022)

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