Omaggio alla leggenda: Gala Fracci tra ricordi e nuove generazioni


Omaggio alla leggenda: Gala Fracci tra ricordi e nuove generazioni
Giselle Martina Arduino Marco Agostino ph Brescia e Amisano © Teatro alla Scala

Prosegue il tributo alla ballerina eterna, con la quarta edizione, il 15 maggio, al Teatro alla Scala, del Gala Carla Fracci istituito nel 2022 da Manuel Legris, l’allora direttore del ballo. Il Gala è stato riconfermato da Frédéric Olivieri da poco ritornato alle redini della compagnia scaligera, che ha scelto un programma incentrato su brani ispirati ai celebri ruoli creati per Fracci e non solo.  I protagonisti di questa edizione ripropongono anche pezzi che la musa del balletto italiano, punto di riferimento della sua città natale, Milano e di tutta la cultura nazionale, figlia di un tranviere, ha reso immortali con la sua interpretazione unica. Il Corpo di Ballo, i primi ballerini, i Solisti e gli ospiti internazionali già acclamati alla Scala, Marianela Nuñez e Reece Clarke, stelle del Royal Ballet; al suo debutto, Romina Contreras, principal dancer al  Balletto di Santiago e ora, in forza, presso lo Czech National Ballet di Praga, accompagnati dall’Orchestra del Teatro alla Scala diretta da Valery Ovsyanikov. Nel Défilé iniziale e nel quadro conclusivo di Excelsior si esibiranno anche gli Allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia. Il grande repertorio sarà celebrato con La Bella addormentata di Petipa con Nuñez e Clarke nell’Adagio della rosa dal primo atto; con Don Chisciotte di Rudolf Nureyev nello scoppiettante e virtuosistico grand pas de deux dal terzo atto con Alice Mariani e Nicola Del Freo, con la damigella d’onore Maria Celeste Losa e le artiste del corpo di ballo, e con il lirico passo a due dal secondo atto di Giselle, con Martina Arduino e Marco Agostino, ricordo della straordinaria, ultima presenza alla Scala di Carla Fracci e delle masterclass, simbolico passaggio di testimone alle nuove generazioni di ballerini dalla sua più indimenticabile interprete. A chiudere la prima parte la spumeggiante Vedova allegra di Ronald Hynd che è stato ospite delle sale ballo della Scala per seguire le prove dei solisti e del corpo di ballo nei can can e nel pas de quatre, mentre il passo a due finale vedrà Nuñez e Clarke nei ruoli di Hanna Glawari e Danilo; ad aprire la seconda sarà John Cranko, grande maestro del Novecento, con i suoi capolavori. In primis Onegin, nello struggente passo a due finale con Nicoletta Manni, nominata étoile proprio al termine di questo balletto, e Clarke; una nuova occasione insieme, dopo la fortunata partnership di L’histoire de Manon, con un brano provato nelle sale dello Stuttgart Ballet con la supervisione di Reid Anderson. Ma il legame di Cranko con Carla Fracci non può prescindere da Romeo e Giulietta, creato per lei e da lei ispirato giovanissima danzatrice, nel 1958 al Teatro Verde dell’isola di San Giorgio Maggiore di Venezia con la scenografia di Nicolas Benois, consacrando alla storia questa versione e creando le basi per la leggendaria avventura di Cranko alla testa dello Stuttgart Ballet.

Romeo e Giulietta Romina Contreras Claudio Coviello ph Serghei Gherciu Praga 2025

Nel 1962 infatti Cranko rivisitò il lavoro a Stoccarda; la sua Giulietta, Marcia Haydée, si lega alla Giulietta di questo Gala, Romina Contreras che nel 2013 proprio sotto la direzione di Haydée si unì al Ballet de Santiago. Nel passo a due del balcone, incontrerà per la prima volta in scena il Romeo di Claudio Coviello, con cui ha provato anche a Praga con la supervisione del Direttore artistico della compagnia Filip Barankiewicz. Interprete di tante eroine classiche Fracci ha spesso incontrato la modernità, incarnando anche donne di umanissima drammaticità, come la straordinaria Gelsomina de La strada, il balletto di Mario Pistoni che la vide creare il ruolo nel 1967 proprio accanto allo stesso Pistoni nel ruolo del Matto; il loro delicato passo a due, ripreso dal nipote Guido Pistoni, sarà interpretato da Antonella Albano e Christian Fagetti. Al “ballo grande” della tradizione italiana è affidata la chiusura del programma: Excelsior, che celebra il trionfo della Luce e della Civiltà sull’Oscurantismo e ricorda Carla Fracci con Paolo Bortoluzzi, partner nello stellare cast della mitica registrazione del 1978, in occasione dei 200 anni della Scala. Con Nicoletta Manni (La Civiltà) e Timofej Andrijashenko (lo Schiavo) nel celebre passo a due, con gli artisti del Corpo di ballo scaligero e gli allievi della scuola di ballo, tutti al gran completo per il famosissimo galop ci accompagnano al finale con le sventolanti bandiere da tutto il mondo. 

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Omaggio alla leggenda: Gala Fracci tra ricordi e nuove generazioni


Omaggio alla leggenda: Gala Fracci tra ricordi e nuove generazioni
Giselle Martina Arduino Marco Agostino ph Brescia e Amisano © Teatro alla Scala

Prosegue il tributo alla ballerina eterna, con la quarta edizione, il 15 maggio, al Teatro alla Scala, del Gala Carla Fracci istituito nel 2022 da Manuel Legris, l’allora direttore del ballo. Il Gala è stato riconfermato da Frédéric Olivieri da poco ritornato alle redini della compagnia scaligera, che ha scelto un programma incentrato su brani ispirati ai celebri ruoli creati per Fracci e non solo.  I protagonisti di questa edizione ripropongono anche pezzi che la musa del balletto italiano, punto di riferimento della sua città natale, Milano e di tutta la cultura nazionale, figlia di un tranviere, ha reso immortali con la sua interpretazione unica. Il Corpo di Ballo, i primi ballerini, i Solisti e gli ospiti internazionali già acclamati alla Scala, Marianela Nuñez e Reece Clarke, stelle del Royal Ballet; al suo debutto, Romina Contreras, principal dancer al  Balletto di Santiago e ora, in forza, presso lo Czech National Ballet di Praga, accompagnati dall’Orchestra del Teatro alla Scala diretta da Valery Ovsyanikov. Nel Défilé iniziale e nel quadro conclusivo di Excelsior si esibiranno anche gli Allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia. Il grande repertorio sarà celebrato con La Bella addormentata di Petipa con Nuñez e Clarke nell’Adagio della rosa dal primo atto; con Don Chisciotte di Rudolf Nureyev nello scoppiettante e virtuosistico grand pas de deux dal terzo atto con Alice Mariani e Nicola Del Freo, con la damigella d’onore Maria Celeste Losa e le artiste del corpo di ballo, e con il lirico passo a due dal secondo atto di Giselle, con Martina Arduino e Marco Agostino, ricordo della straordinaria, ultima presenza alla Scala di Carla Fracci e delle masterclass, simbolico passaggio di testimone alle nuove generazioni di ballerini dalla sua più indimenticabile interprete. A chiudere la prima parte la spumeggiante Vedova allegra di Ronald Hynd che è stato ospite delle sale ballo della Scala per seguire le prove dei solisti e del corpo di ballo nei can can e nel pas de quatre, mentre il passo a due finale vedrà Nuñez e Clarke nei ruoli di Hanna Glawari e Danilo; ad aprire la seconda sarà John Cranko, grande maestro del Novecento, con i suoi capolavori. In primis Onegin, nello struggente passo a due finale con Nicoletta Manni, nominata étoile proprio al termine di questo balletto, e Clarke; una nuova occasione insieme, dopo la fortunata partnership di L’histoire de Manon, con un brano provato nelle sale dello Stuttgart Ballet con la supervisione di Reid Anderson. Ma il legame di Cranko con Carla Fracci non può prescindere da Romeo e Giulietta, creato per lei e da lei ispirato giovanissima danzatrice, nel 1958 al Teatro Verde dell’isola di San Giorgio Maggiore di Venezia con la scenografia di Nicolas Benois, consacrando alla storia questa versione e creando le basi per la leggendaria avventura di Cranko alla testa dello Stuttgart Ballet.

Romeo e Giulietta Romina Contreras Claudio Coviello ph Serghei Gherciu Praga 2025

Nel 1962 infatti Cranko rivisitò il lavoro a Stoccarda; la sua Giulietta, Marcia Haydée, si lega alla Giulietta di questo Gala, Romina Contreras che nel 2013 proprio sotto la direzione di Haydée si unì al Ballet de Santiago. Nel passo a due del balcone, incontrerà per la prima volta in scena il Romeo di Claudio Coviello, con cui ha provato anche a Praga con la supervisione del Direttore artistico della compagnia Filip Barankiewicz. Interprete di tante eroine classiche Fracci ha spesso incontrato la modernità, incarnando anche donne di umanissima drammaticità, come la straordinaria Gelsomina de La strada, il balletto di Mario Pistoni che la vide creare il ruolo nel 1967 proprio accanto allo stesso Pistoni nel ruolo del Matto; il loro delicato passo a due, ripreso dal nipote Guido Pistoni, sarà interpretato da Antonella Albano e Christian Fagetti. Al “ballo grande” della tradizione italiana è affidata la chiusura del programma: Excelsior, che celebra il trionfo della Luce e della Civiltà sull’Oscurantismo e ricorda Carla Fracci con Paolo Bortoluzzi, partner nello stellare cast della mitica registrazione del 1978, in occasione dei 200 anni della Scala. Con Nicoletta Manni (La Civiltà) e Timofej Andrijashenko (lo Schiavo) nel celebre passo a due, con gli artisti del Corpo di ballo scaligero e gli allievi della scuola di ballo, tutti al gran completo per il famosissimo galop ci accompagnano al finale con le sventolanti bandiere da tutto il mondo. 

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