Sieni e Certini: il racconto danzato di un’amicizia


Sieni e Certini: il racconto danzato di  un’amicizia
Certini-Sieni in Forme dell'amicizia

Virgilio Sieni e Alessandro Certini, autorevoli protagonisti della contemporaneità italiana, dopo molti anni si ritrovano per narrare l’amicizia quale forma del tempo, in una eccezionale occasione artistica e umana, a Milano, al Festival Danae (26 ottobre,Teatro Out Off, ore 20.30). L’ultima esperienza di creazione insieme risale a “Duetto” opera del 1989. Fino ad allora avevano condiviso gli studi d’arte, l’iniziazione alla danza, le esperienze artistiche di quegli anni… tante forme di quella che è una amicizia. Così, con questo lavoro si ripercorre oggi il loro percorso certamente artistico, ma anche umano ed esistenziale. Dai primi passi: inizialmente tutto potrà sembrare innocuo, facile, automatico, interrogativo. Col tempo ci accorgeremo invece che il gesto della danza è capace di restituire ascolto e può permettere di viaggiare letteralmente nei luoghi del corpo intrecciati nel movimento del tempo, per ritrovarsi. Le forme e i movimenti danzati costituiscono l’ossatura dello spettacolo e il racconto danzato dai due coreografi- autori rappresenta le “parole emozionali” del loro pensiero rivolto all’amicizia comune.

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Virgilio Sieni e Alessandro Certini, autorevoli protagonisti della contemporaneità italiana, dopo molti anni si ritrovano per narrare l’amicizia quale forma del tempo, in una eccezionale occasione artistica e umana, a Milano, al Festival Danae (26 ottobre,Teatro Out Off, ore 20.30). L’ultima esperienza di creazione insieme risale a “Duetto” opera del 1989. Fino ad allora avevano condiviso gli studi d’arte, l’iniziazione alla danza, le esperienze artistiche di quegli anni… tante forme di quella che è una amicizia. Così, con questo lavoro si ripercorre oggi il loro percorso certamente artistico, ma anche umano ed esistenziale. Dai primi passi: inizialmente tutto potrà sembrare innocuo, facile, automatico, interrogativo. Col tempo ci accorgeremo invece che il gesto della danza è capace di restituire ascolto e può permettere di viaggiare letteralmente nei luoghi del corpo intrecciati nel movimento del tempo, per ritrovarsi. Le forme e i movimenti danzati costituiscono l’ossatura dello spettacolo e il racconto danzato dai due coreografi- autori rappresenta le “parole emozionali” del loro pensiero rivolto all’amicizia comune.

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