Suggestioni dalla Basilica di San Pietro: la “Passione Secondo Matteo” di John Neumeier

In questa Domenica delle Palme nell’inconsueto scenario della Basilica di San Pietro vuota ma con una diretta satellitare che ha raggiunto i più remoti luoghi della terra, il Vangelo della Passione di Gesù secondo Matteo (26,14-75.27,1-66), letto intensamente da tre sacerdoti e commentato sapientemente da Papa Francesco, mi ha riportato al cuore il monumentale balletto Passione secondo Matteo del coreografo americano John Neumeier, nome tra i più prestigiosi della coreografia contemporanea, creato nel 1981 per il suo Balletto di Amburgo. Un lavoro di intensa bellezza che coglie tutta la potenza rivoluzionaria del dramma cristiano insieme al messaggio ineluttabile di speranza che la crocefissione seguita dalla resurrezione di Cristo porta con sé. Oltre quattro ore di spettacolo non sono poche perciò vi propongo solo un piccolo assaggio (il DVD è acquistabile su Amazon) di questo balletto che, come ha scritto il critico Domenico Rigotti nel volume Danza e Balletto: dizionario “ha indubbiamente aperto nuovi e insoliti orizzonti al teatro di danza contemporaneo grazie anche a un incisivo lavoro relativo ai diversi piani strutturali del capolavoro di Bach. Per sua stessa affermazione, N. ha inteso realizzare con essa diversi registri coreografici, dalla concretezza narrativa (i recitativi e certi cori) all’astrazione rituale, al lirismo e all’emozione della danza pura (le arie) alle composizioni d’insieme (i corali) ‘creando’ un linguaggio coreografico estremamente personale anche per affermare la propria fede cristiana e affermarla nella danza”.
