“Sylvia” di Legris, premio Danza&Danza, ritorna alla Scala


“Sylvia” di Legris,  premio Danza&Danza, ritorna alla Scala
SYLVIA - cor M Legris - 2022 ph Brescia e Amisano -Teatro alla Scala -Maria Celeste Losa e Gabriele Corrado

Primo felice incontro del Corpo di Ballo della Scala con Manuel Legris, che sarebbe poi divenuto il Direttore del Corpo di Ballo, Sylvia ha inaugurato la Stagione di Balletto 2019/2020 ottenendo il Premio Danza&Danza come miglior produzione classica della stagione. Ora, a oltre due anni dal debutto scaligero, anni in cui la Compagnia ha lavorato a moltissimi progetti, l’organico si è consolidato ed è ulteriormente maturato sul piano artistico e interpretativo, tante sfide sono state superate e vinte, viene ripresa dall’11 al 26 maggio con grandi ritorni, ma anche debutti, nelle sette recite in programma. Ispirato al dramma pastorale Aminta di Torquato Tasso, Sylvia ou la Nymphe de Diane andò in scena all’Opéra di Parigi nel 1876. Tra fasti mitologici, ninfe, satiri, pastorelli e dei dell’Olimpo, fu la straordinaria partitura di Léo Delibes a trionfare: raffinata e ricchissima nei ritmi, armonie e melodie, ebbe in Čajkovskij un convinto ammiratore. Nel solco della tradizione francese, Manuel Legris crea nel 2018 la sua versione, dando nuova vita e nuova veste a uno dei grandi classici dell’Ottocento, con freschezza ed energia, caratteri forti e virtuosismi, esaltati dall’allestimento di Luisa Spinatelli, di grande impatto visivo. In una trama ricca e articolata dove si intrecciano divinità e umanità, amore e fierezza, ninfe e cacciatrici, fauni e pastorelli, forze positive e negative, la freccia di Eros colpisce Sylvia, vincendo il suo rifiuto e facendola arrendere all’amore per il pastore Aminta, superate le insidie di Orione. Un rutilante sviluppo di danze e divertissement, di virtuosismi e di momenti lirici, una grande vetrina per gli artisti scaligeri che si caleranno nuovamente, o affronteranno per la prima volta, i ruoli principali del balletto: nel ruolo di Sylvia torneranno Martina Arduino, l’11 maggio in apertura delle recite e nella prima replica del 13; Nicoletta Manni nelle recite del 21 e 24; Maria Celeste Losa il 26 maggio, mentre in debutto sarà Alice Mariani, nelle recite del 20 e 25 maggio.  Nel ruolo di Aminta si alterneranno Nicola Del Freo, Marco Agostino e, in debutto nel ruolo, Timofej Andrijashenko; in quello di Orione Christian Fagetti,  Gabriele Corrado e Marco Agostino. Eros sarà interpretato da Mattia Semperboni, Nicola Del Freo e Domenico Di Cristo, in debutto nel ruolo, mentre Diana sarà impersonata da Maria Celeste Losa, Alessandra Vassallo e per la prima volta da Caterina Bianchi. Accanto a loro i solisti e tutto il Corpo di Ballo impegnato a impersonare  satiri, sileni, driadi, naiadi cacciatrici e vestali, contadini e schiave che popolano questo mondo fantastico e avvincente, evocato musicalmente dalla splendida partitura di Delibes, eseguita dall’Orchestra del Teatro alla Scala diretta, come al debutto viennese e al debutto scaligero da Kevin Rhodes.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

“Sylvia” di Legris, premio Danza&Danza, ritorna alla Scala


“Sylvia” di Legris,  premio Danza&Danza, ritorna alla Scala
SYLVIA - cor M Legris - 2022 ph Brescia e Amisano -Teatro alla Scala -Maria Celeste Losa e Gabriele Corrado

Primo felice incontro del Corpo di Ballo della Scala con Manuel Legris, che sarebbe poi divenuto il Direttore del Corpo di Ballo, Sylvia ha inaugurato la Stagione di Balletto 2019/2020 ottenendo il Premio Danza&Danza come miglior produzione classica della stagione. Ora, a oltre due anni dal debutto scaligero, anni in cui la Compagnia ha lavorato a moltissimi progetti, l’organico si è consolidato ed è ulteriormente maturato sul piano artistico e interpretativo, tante sfide sono state superate e vinte, viene ripresa dall’11 al 26 maggio con grandi ritorni, ma anche debutti, nelle sette recite in programma. Ispirato al dramma pastorale Aminta di Torquato Tasso, Sylvia ou la Nymphe de Diane andò in scena all’Opéra di Parigi nel 1876. Tra fasti mitologici, ninfe, satiri, pastorelli e dei dell’Olimpo, fu la straordinaria partitura di Léo Delibes a trionfare: raffinata e ricchissima nei ritmi, armonie e melodie, ebbe in Čajkovskij un convinto ammiratore. Nel solco della tradizione francese, Manuel Legris crea nel 2018 la sua versione, dando nuova vita e nuova veste a uno dei grandi classici dell’Ottocento, con freschezza ed energia, caratteri forti e virtuosismi, esaltati dall’allestimento di Luisa Spinatelli, di grande impatto visivo. In una trama ricca e articolata dove si intrecciano divinità e umanità, amore e fierezza, ninfe e cacciatrici, fauni e pastorelli, forze positive e negative, la freccia di Eros colpisce Sylvia, vincendo il suo rifiuto e facendola arrendere all’amore per il pastore Aminta, superate le insidie di Orione. Un rutilante sviluppo di danze e divertissement, di virtuosismi e di momenti lirici, una grande vetrina per gli artisti scaligeri che si caleranno nuovamente, o affronteranno per la prima volta, i ruoli principali del balletto: nel ruolo di Sylvia torneranno Martina Arduino, l’11 maggio in apertura delle recite e nella prima replica del 13; Nicoletta Manni nelle recite del 21 e 24; Maria Celeste Losa il 26 maggio, mentre in debutto sarà Alice Mariani, nelle recite del 20 e 25 maggio.  Nel ruolo di Aminta si alterneranno Nicola Del Freo, Marco Agostino e, in debutto nel ruolo, Timofej Andrijashenko; in quello di Orione Christian Fagetti,  Gabriele Corrado e Marco Agostino. Eros sarà interpretato da Mattia Semperboni, Nicola Del Freo e Domenico Di Cristo, in debutto nel ruolo, mentre Diana sarà impersonata da Maria Celeste Losa, Alessandra Vassallo e per la prima volta da Caterina Bianchi. Accanto a loro i solisti e tutto il Corpo di Ballo impegnato a impersonare  satiri, sileni, driadi, naiadi cacciatrici e vestali, contadini e schiave che popolano questo mondo fantastico e avvincente, evocato musicalmente dalla splendida partitura di Delibes, eseguita dall’Orchestra del Teatro alla Scala diretta, come al debutto viennese e al debutto scaligero da Kevin Rhodes.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *