Uniti sul palcoscenico in nome della pace


Uniti sul palcoscenico in nome della pace
Konovalova

Il mondo della danza unito più che mai nel Gala Pace for Peace, al Teatro degli Arcimboldi, il 7 aprile, contro le atrocità della guerra, coeso nel sostenere che l’arte ha un linguaggio universale che non ha confini di popoli, di terre e appartenenza. <<Un’iniziativa – ha spiegato Gianmario Longoni direttore artistico del TAM- che vuole unire la parte migliore dell’umanità per fare qualcosa di pratico, nell’immediato, aiutando le persone ucraine e nello stesso tempo qualcosa di simbolico che mostri la capacità di coesione e il legame degli artisti perché l’arte ha una responsabilità sociale importante>>. Una serata di grande qualità e primo tassello di altri eventi simili che si terranno anche in futuro. <<Un Gala di danza unico nel suo genere sia per la straordinarietà e la diversità di artisti e coreografi che vi hanno aderito – ha raccontato l’organizzatore dell’evento Antonio Gnecchi – sia per l’eccezionalità  del repertorio: due le Morti del Cigno, la prima di Fokine interpretata dalla ballerina di San Pietroburgo  Maria Yakovleva del Ballet de Wiener Staatsoper e The Swan di Ricardo Cue, in versione maschile, con Sergio Bernal nella seconda parte>>. Quattro i primi ballerini dell’Opera di Kiev: Anastasia Gurskaya e Stanislav Olshansky che s’esibiranno nel primo pezzo del Gala The Forest Song, balletto ucraino del repertorio del Teatro dell’Opera di Kiev, di Vakhtang Vronsky, musica di Mykhailo Shorulsky e nel passo a due da  Raymonda di Petipa;  i colleghi Eugenia Korshunova e Aleksei Tiuttiunnik balleranno il passo a due da Giselle di Petipa, Perrot, Coralli, musica di Adolph Adam e in chiusura, i virtuosismi da Le Corsaire di Petipa, su musica di Riccardo Drigo. <<Userò questo spettacolo per esprimere tutta la mia gratitudine perché da quando sono arrivata  mi sono sentita presa per mano- ha spiegato Korshunova che al momento tiene lezioni di danza in Italia– mio marito Oleksii Potiomkin, è un ballerino patriota che è rimasto invece in Ucraina per aiutare, in un’area di supporto medico e sono molto orgogliosa di lui anche se non è stato facile accettare la sua decisione>>. Al loro fianco ballerini da tutta Europa, Petar Dorcevski direttore dell’ Opera and Ballet Ljubljana, in Slovenia, che si esibirà in Voyage di Renato Zanella, musica di Wolfang Amadeus Mozart, Sasha Riva e Simon Repele (Ballet du Grand Théâtre de Geneve) in Inno alla Vita,  Leonardo Cremaschi e Simon Ripert in MC 14/22 (Cesi est mon corps) di Angelin Preljocaj, la strepitosa coppia Silvia Azzoni e Oleksandr Ryabko in Adagietto di John Neumeier, musica di Gustav Mahler , Alina Cojocaru e il compagno Johan Kobborg (Royal Ballet) danzeranno un pezzo contemporaneo No Man’s Land di Lisam Scarlett che riporta alla situazione drammatica della prima guerra mondiale. In scena con le stelle ucraine, i tre primi ballerini russi dell’Opera di Vienna: oltre a Yakovleva, Liudmila Konovalova e Alexei Popov che danzeranno in Black Swan di Petipa, su musica di Caikosky. Konovalova s’esibirà anche in coppia con Jacopo Tissi, il ballerino italiano che ha lasciato il Bolshoi di Mosca a seguito dello scoppio della guerra dopo la sua recente nomina a Principal Dancer, nel celebre Passo a due  Le spectre de la rose di Fokine, musica di Carl Maria Weber. <<Sono molto contento di questo Gala organizzato in così poco tempo- ha dichiarato Tissi che, per la stagione 2022-23, farà parte del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala in qualità di Primo ballerino ospite-ci sono amici ucraini, russi, spagnoli, artisti da tutto il mondo insieme per questa serata che vuole essere intesa come messaggio di unione, di arte universale di un repertorio molto ampio, un messaggio di armonia e un aiuto concreto per chi ne ha più bisogno>>. Fondamentale il contributo anche di Caterina Calvino Prina, Presidente dell’Accademia Ucraina di Balletto che ha spiegato:<< sono felice di aver fatto da tramite per questo Gala Pace for peace , per unire, anche sul palcoscenico, gli artisti russi, ucraini, moldavi, biello russi, da tutti i paesi dell’Est>>. Per i rifugiati ucraini il Teatro mette a disposizione l’intero settore Platea Vip, per aderire scrivere un’email a boxoffice@teatroarcimboldi.it

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Il mondo della danza unito più che mai nel Gala Pace for Peace, al Teatro degli Arcimboldi, il 7 aprile, contro le atrocità della guerra, coeso nel sostenere che l’arte ha un linguaggio universale che non ha confini di popoli, di terre e appartenenza. <<Un’iniziativa – ha spiegato Gianmario Longoni direttore artistico del TAM- che vuole unire la parte migliore dell’umanità per fare qualcosa di pratico, nell’immediato, aiutando le persone ucraine e nello stesso tempo qualcosa di simbolico che mostri la capacità di coesione e il legame degli artisti perché l’arte ha una responsabilità sociale importante>>. Una serata di grande qualità e primo tassello di altri eventi simili che si terranno anche in futuro. <<Un Gala di danza unico nel suo genere sia per la straordinarietà e la diversità di artisti e coreografi che vi hanno aderito – ha raccontato l’organizzatore dell’evento Antonio Gnecchi – sia per l’eccezionalità  del repertorio: due le Morti del Cigno, la prima di Fokine interpretata dalla ballerina di San Pietroburgo  Maria Yakovleva del Ballet de Wiener Staatsoper e The Swan di Ricardo Cue, in versione maschile, con Sergio Bernal nella seconda parte>>. Quattro i primi ballerini dell’Opera di Kiev: Anastasia Gurskaya e Stanislav Olshansky che s’esibiranno nel primo pezzo del Gala The Forest Song, balletto ucraino del repertorio del Teatro dell’Opera di Kiev, di Vakhtang Vronsky, musica di Mykhailo Shorulsky e nel passo a due da  Raymonda di Petipa;  i colleghi Eugenia Korshunova e Aleksei Tiuttiunnik balleranno il passo a due da Giselle di Petipa, Perrot, Coralli, musica di Adolph Adam e in chiusura, i virtuosismi da Le Corsaire di Petipa, su musica di Riccardo Drigo. <<Userò questo spettacolo per esprimere tutta la mia gratitudine perché da quando sono arrivata  mi sono sentita presa per mano- ha spiegato Korshunova che al momento tiene lezioni di danza in Italia– mio marito Oleksii Potiomkin, è un ballerino patriota che è rimasto invece in Ucraina per aiutare, in un’area di supporto medico e sono molto orgogliosa di lui anche se non è stato facile accettare la sua decisione>>. Al loro fianco ballerini da tutta Europa, Petar Dorcevski direttore dell’ Opera and Ballet Ljubljana, in Slovenia, che si esibirà in Voyage di Renato Zanella, musica di Wolfang Amadeus Mozart, Sasha Riva e Simon Repele (Ballet du Grand Théâtre de Geneve) in Inno alla Vita,  Leonardo Cremaschi e Simon Ripert in MC 14/22 (Cesi est mon corps) di Angelin Preljocaj, la strepitosa coppia Silvia Azzoni e Oleksandr Ryabko in Adagietto di John Neumeier, musica di Gustav Mahler , Alina Cojocaru e il compagno Johan Kobborg (Royal Ballet) danzeranno un pezzo contemporaneo No Man’s Land di Lisam Scarlett che riporta alla situazione drammatica della prima guerra mondiale. In scena con le stelle ucraine, i tre primi ballerini russi dell’Opera di Vienna: oltre a Yakovleva, Liudmila Konovalova e Alexei Popov che danzeranno in Black Swan di Petipa, su musica di Caikosky. Konovalova s’esibirà anche in coppia con Jacopo Tissi, il ballerino italiano che ha lasciato il Bolshoi di Mosca a seguito dello scoppio della guerra dopo la sua recente nomina a Principal Dancer, nel celebre Passo a due  Le spectre de la rose di Fokine, musica di Carl Maria Weber. <<Sono molto contento di questo Gala organizzato in così poco tempo- ha dichiarato Tissi che, per la stagione 2022-23, farà parte del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala in qualità di Primo ballerino ospite-ci sono amici ucraini, russi, spagnoli, artisti da tutto il mondo insieme per questa serata che vuole essere intesa come messaggio di unione, di arte universale di un repertorio molto ampio, un messaggio di armonia e un aiuto concreto per chi ne ha più bisogno>>. Fondamentale il contributo anche di Caterina Calvino Prina, Presidente dell’Accademia Ucraina di Balletto che ha spiegato:<< sono felice di aver fatto da tramite per questo Gala Pace for peace , per unire, anche sul palcoscenico, gli artisti russi, ucraini, moldavi, biello russi, da tutti i paesi dell’Est>>. Per i rifugiati ucraini il Teatro mette a disposizione l’intero settore Platea Vip, per aderire scrivere un’email a boxoffice@teatroarcimboldi.it

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