Dai canti gregoriani al rap: “Venezuela” di Batsheva Dance Company a Reggio Emilia, Vicenza e Brescia


Dai canti gregoriani al rap: “Venezuela” di Batsheva Dance Company a Reggio Emilia, Vicenza e Brescia
Venezuela - mishkan

I ballerini della compagnia israeliana Batsheva Dance Company sono semplicemente strepitosi e li potrete ammirare nello spettacolo Venezuela, in prima nazionale, mercoledi 29 gennaio, a Reggio Emilia, al Teatro Valli, poi a Vicenza, il 31 al Teatro Comunale e il 2 febbraio al Teatro Grande di Brescia. Dopo quasi trent’anni alla direzione della compagnia e del Young Ensemble, il coreografo Ohad Naharin nel 2018 ha lasciato le redini mantenendo il ruolo di coreografo residente. Il suo metodo Gaga,dal nome della prima parolina che ha pronunciato da bimbo, è ormai famoso in tutto il mondo: una tecnica basata sull’improvvisazione che, partendo da un’immagine suggerita dal coreografo, spinge i danzatori a sperimentare nuovi movimenti poco famigliari e a interagire in modo piacevole con il proprio corpo. Venezuela sorprende ancora una volta per la passione socio-culturale con cui Ohad Naharin affronta questo “viaggio” con una colonna sonora che spazia dai canti gregoriani al rap di The Notorious B.I.G,  dalla musica araba ai Rage Against the Machine.

 

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Venezuela - mishkan

I ballerini della compagnia israeliana Batsheva Dance Company sono semplicemente strepitosi e li potrete ammirare nello spettacolo Venezuela, in prima nazionale, mercoledi 29 gennaio, a Reggio Emilia, al Teatro Valli, poi a Vicenza, il 31 al Teatro Comunale e il 2 febbraio al Teatro Grande di Brescia. Dopo quasi trent’anni alla direzione della compagnia e del Young Ensemble, il coreografo Ohad Naharin nel 2018 ha lasciato le redini mantenendo il ruolo di coreografo residente. Il suo metodo Gaga,dal nome della prima parolina che ha pronunciato da bimbo, è ormai famoso in tutto il mondo: una tecnica basata sull’improvvisazione che, partendo da un’immagine suggerita dal coreografo, spinge i danzatori a sperimentare nuovi movimenti poco famigliari e a interagire in modo piacevole con il proprio corpo. Venezuela sorprende ancora una volta per la passione socio-culturale con cui Ohad Naharin affronta questo “viaggio” con una colonna sonora che spazia dai canti gregoriani al rap di The Notorious B.I.G,  dalla musica araba ai Rage Against the Machine.

 

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