Trittico di “balletti” contemporanei stasera al Teatro Ponchielli


Trittico di “balletti” contemporanei stasera al Teatro Ponchielli
Duetto inoffensivo cor. Mauro Bigonzetti foto Tiziano Ghidorsi

La danza è protagonista al Teatro Ponchielli martedì 18 maggio (ore 20.00), con Love Poems e i danzatori della MM Contemporay Dance Company, realtà di eccellenza della danza italiana. Verranno proposte per questa serata tre coreografie: due nuove produzioni 2020, Duetto Inoffensivo di Mauro Bigonzetti e Brutal Love Poems di Thomas Noone e in chiusura di serata Vivaldi Umane Passioni di Michele Merola. Ad unire i tre pezzi sono una spiccata musicalità e una forte implicazione tanto interpretativa quanto tecnica, capace di mettere in luce la versatilità stilistica e la bravura dei danzatori.Da un brano all’altro, la danza diventerà tutt’uno con la musica, sposandone la ricchezza compositiva grazie a coreografie che privilegiano il movimento, la plasticità, ma anche l’importanza del singolo gesto. Appassionato e intenso Duetto Inoffensivo di Bigonzetti su musica di Gioacchino Rossini: nelle due donne in scena, Emiliana Campo, Fabiana Lonardo c’è condivisione, intesa, ma anche disaccordo, dal loro incontro, in un ripetersi e alternarsi continuo di complicità e conflitto,  nasce uno scambio di energie, sentimenti ed emozioni legate alle delusioni d’amore. Crudo e dinamico, Brutal Love Poems musica di Jim Pinchen esplora il lato “selvaggio” che nascondiamo dentro di noi e che si rivela solo nei momenti più intimi. In qualche modo questa rivelazione, del nostro essere più primordiale, terribile e brutale, si manifesta forse sempre e solo davanti chi è più vicino a noi, alla persona che amiamo. Un’opera astratta, non narrativa, in cui la risonanza dei movimenti echeggia e si combina per formare un tutto, cercando di intrattenere, provocare e sedurre. Ad ogni creazione, Michele Merola punta più in alto, convinto che sia possibile esprimere, in danza, gioie, tenerezze, rabbia, attese, pulsioni, tormenti. Per il coreografo, restituire il fuoco delle passioni a corpi contaminati dalla vita, è, da sempre, conditio sine qua non per rappresentare il senso dell’esistere sulla Terra. Ed è nelle pagine dei grandi compositori che Merola ama ricercare prospettive, simmetrie, assonanze tra l’umano sentire e la musica. Nasce da questa volontà l’incontro con Antonio Vivaldi, per una nuova produzione dove “il rapporto tra musica e movimento fa la parte da leone”, dice Merola. Partendo dai migliori brani di Vivaldi e dalle suggestioni provenienti dalle opere pittoriche di Marc Chagall, Merola ha realizzato Vivaldi Umane passioni (leggi mia recensione).

 

 

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Duetto inoffensivo cor. Mauro Bigonzetti foto Tiziano Ghidorsi

La danza è protagonista al Teatro Ponchielli martedì 18 maggio (ore 20.00), con Love Poems e i danzatori della MM Contemporay Dance Company, realtà di eccellenza della danza italiana. Verranno proposte per questa serata tre coreografie: due nuove produzioni 2020, Duetto Inoffensivo di Mauro Bigonzetti e Brutal Love Poems di Thomas Noone e in chiusura di serata Vivaldi Umane Passioni di Michele Merola. Ad unire i tre pezzi sono una spiccata musicalità e una forte implicazione tanto interpretativa quanto tecnica, capace di mettere in luce la versatilità stilistica e la bravura dei danzatori.Da un brano all’altro, la danza diventerà tutt’uno con la musica, sposandone la ricchezza compositiva grazie a coreografie che privilegiano il movimento, la plasticità, ma anche l’importanza del singolo gesto. Appassionato e intenso Duetto Inoffensivo di Bigonzetti su musica di Gioacchino Rossini: nelle due donne in scena, Emiliana Campo, Fabiana Lonardo c’è condivisione, intesa, ma anche disaccordo, dal loro incontro, in un ripetersi e alternarsi continuo di complicità e conflitto,  nasce uno scambio di energie, sentimenti ed emozioni legate alle delusioni d’amore. Crudo e dinamico, Brutal Love Poems musica di Jim Pinchen esplora il lato “selvaggio” che nascondiamo dentro di noi e che si rivela solo nei momenti più intimi. In qualche modo questa rivelazione, del nostro essere più primordiale, terribile e brutale, si manifesta forse sempre e solo davanti chi è più vicino a noi, alla persona che amiamo. Un’opera astratta, non narrativa, in cui la risonanza dei movimenti echeggia e si combina per formare un tutto, cercando di intrattenere, provocare e sedurre. Ad ogni creazione, Michele Merola punta più in alto, convinto che sia possibile esprimere, in danza, gioie, tenerezze, rabbia, attese, pulsioni, tormenti. Per il coreografo, restituire il fuoco delle passioni a corpi contaminati dalla vita, è, da sempre, conditio sine qua non per rappresentare il senso dell’esistere sulla Terra. Ed è nelle pagine dei grandi compositori che Merola ama ricercare prospettive, simmetrie, assonanze tra l’umano sentire e la musica. Nasce da questa volontà l’incontro con Antonio Vivaldi, per una nuova produzione dove “il rapporto tra musica e movimento fa la parte da leone”, dice Merola. Partendo dai migliori brani di Vivaldi e dalle suggestioni provenienti dalle opere pittoriche di Marc Chagall, Merola ha realizzato Vivaldi Umane passioni (leggi mia recensione).

 

 

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