La grande danza sullo schermo con i protagonisti della nuova serie “Move” di Netflx e con Rai5 che dedica uno speciale Festival TorinoDanza 2020


La grande danza sullo schermo con i protagonisti della nuova serie “Move” di Netflx e con Rai5 che  dedica uno speciale Festival TorinoDanza 2020
FilipVanRoe by Sidi Larbi Cherkaoui

Flessibilità è ormai la parola d’ordine in questo tempo di  pandemia: i teatri hanno di nuovo chiuso e quindi è necessario riposizionarsi, per un certo periodo (speriamo non troppo lungo) davanti allo schermo. Se “la vita è una donna che danza” come afferma Socrate nel bellissimo dialogo tratto da L’anima e la danza di Paul Valéry, allora la danza che è movimento, non può, per sua natura, fermarsi. E non è un caso che Netflix abbia lanciato  a fine ottobre Move (mossa, azione, movimento, cambiamento), la serie televisiva della durata di circa 50 minuti ciascuna, dedicata a danzatori e coreografi di fama internazionale in uno spaccato di vita e di arte. I ballerini di street dance Jon Boogz e Lil Buck virtuoso del jookin, ripercorrono l’inizio delle loro esibizioni nelle strade degli Stati Uniti mentre, l’israeliano Ohad Naharin, fondatore della tecnica Gaga e della sua compagnia Batsheva che abbiamo ammirato in Italiaa febbraio, con Venezuela (leggi mia recensione), svela l’assoluto piacere di danzare. La celebre compagnia israeliana, presenterà inoltre, sabato 21 novembre (ore 21) nella sua nuova piattaforma on line https://batsheva.co.il/en/tickets a pagamento (circa 12 euro) YAG-the movie, storico pezzo riadattato per lo streaming girato nell’ottobre 2020. Il giorno dopo, il talk live in inglese tra Ohad Naharin e la curatrice artistica Hila Cohen-Schneiderman sarà invece gratuito. Gli altri danzatori della serie Netflix sono il ballerino spagnolo di flamenco Israel Galvan, il jamaicano Kimiko Versatile e Akram Khan, noto danzatore britannico di origine bengalese, più volte ospite dei più prestigiosi Festival italiani che ho avuto l’occasione di intervistare in passato (leggi intervista) e di cui ho recensito il suo recente assolo Xenos.Rai 5, domenica 15 novembre alle 20.45 nel secondo appuntamento di Visioni, il nuovo programma curato da Alessandra Greca, propone uno speciale sul Festival TorinoDanza 2020 attraverso il racconto del suo direttore artistico Anna Cremonini insieme al critico e giornalista di “La Stampa”, Sergio Trombetta. Realizzata dal Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, questa edizione del Festival è stata una vera e propria sfida per i numerosi artisti internazionali come Dimitris Papaioannou, Sidi Larbi Cherkaoui e Hofesh Shechter, volti nuovi come Honji WangSébastien Ramirez Alan Lucien Øyen, insieme alle “signore della danza italiana”, Cristina Kristal Rizzo (vedi video-intervista), Ambra Senatore, Silvia GribaudiSimona Bertozzi che hanno realizzato creazioni maturate nel lungo periodo di lockdown.

 

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La grande danza sullo schermo con i protagonisti della nuova serie “Move” di Netflx e con Rai5 che  dedica uno speciale Festival TorinoDanza 2020
FilipVanRoe by Sidi Larbi Cherkaoui

Flessibilità è ormai la parola d’ordine in questo tempo di  pandemia: i teatri hanno di nuovo chiuso e quindi è necessario riposizionarsi, per un certo periodo (speriamo non troppo lungo) davanti allo schermo. Se “la vita è una donna che danza” come afferma Socrate nel bellissimo dialogo tratto da L’anima e la danza di Paul Valéry, allora la danza che è movimento, non può, per sua natura, fermarsi. E non è un caso che Netflix abbia lanciato  a fine ottobre Move (mossa, azione, movimento, cambiamento), la serie televisiva della durata di circa 50 minuti ciascuna, dedicata a danzatori e coreografi di fama internazionale in uno spaccato di vita e di arte. I ballerini di street dance Jon Boogz e Lil Buck virtuoso del jookin, ripercorrono l’inizio delle loro esibizioni nelle strade degli Stati Uniti mentre, l’israeliano Ohad Naharin, fondatore della tecnica Gaga e della sua compagnia Batsheva che abbiamo ammirato in Italiaa febbraio, con Venezuela (leggi mia recensione), svela l’assoluto piacere di danzare. La celebre compagnia israeliana, presenterà inoltre, sabato 21 novembre (ore 21) nella sua nuova piattaforma on line https://batsheva.co.il/en/tickets a pagamento (circa 12 euro) YAG-the movie, storico pezzo riadattato per lo streaming girato nell’ottobre 2020. Il giorno dopo, il talk live in inglese tra Ohad Naharin e la curatrice artistica Hila Cohen-Schneiderman sarà invece gratuito. Gli altri danzatori della serie Netflix sono il ballerino spagnolo di flamenco Israel Galvan, il jamaicano Kimiko Versatile e Akram Khan, noto danzatore britannico di origine bengalese, più volte ospite dei più prestigiosi Festival italiani che ho avuto l’occasione di intervistare in passato (leggi intervista) e di cui ho recensito il suo recente assolo Xenos.Rai 5, domenica 15 novembre alle 20.45 nel secondo appuntamento di Visioni, il nuovo programma curato da Alessandra Greca, propone uno speciale sul Festival TorinoDanza 2020 attraverso il racconto del suo direttore artistico Anna Cremonini insieme al critico e giornalista di “La Stampa”, Sergio Trombetta. Realizzata dal Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, questa edizione del Festival è stata una vera e propria sfida per i numerosi artisti internazionali come Dimitris Papaioannou, Sidi Larbi Cherkaoui e Hofesh Shechter, volti nuovi come Honji WangSébastien Ramirez Alan Lucien Øyen, insieme alle “signore della danza italiana”, Cristina Kristal Rizzo (vedi video-intervista), Ambra Senatore, Silvia GribaudiSimona Bertozzi che hanno realizzato creazioni maturate nel lungo periodo di lockdown.

 

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